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Inquinamento di Fosso Marino, controlli nei palazzi della costa

Il sospetto è che ci siano abitazioni che, invece di far confluire i reflui domestici nella rete fognaria, li scarichino nella condotta delle acque bianche, finendo a Fosso Marino, il canale che sfocia vicino al pontile. Ma per accertarlo occorre intercettare gli scarichi abusivi. Un’operazione non certo facile che vede impegnati, in queste settimane, guardia costiera, polizia locale e Sasi.

Le complesse attività di monitoraggio, campionamento ed eventuale repressione di condotte illecite sono state avviate da circa un mese. Gli accertamenti in corso riguardano le abitazioni e i complessi residenziali di Vasto Marina. La conferma arriva dall’ufficio circondariale marittimo.

“Con la polizia locale e gli addetti della Sasi andiamo all’interno dei condomini e dopo aver intercettato il pozzetto utilizziamo un tracciante, la fluoresceina, per accertare la presenza dello scarico abusivo”, spiega il comandante Stefano Varone, “si tratta di operazioni molto difficoltose, che purtroppo stanno andando a rilento per problemi legati alla carenza di personale della Sasi che dispone di soli due addetti per la zona di Vasto”.

La fluoresceina sodica è un tracciante utilizzato per individuare eventuali sversamenti abusivi, seguendo il defluire dei liquami fino allo sbocco in mare. E’ già stata utilizzata con successo in passato in alcuni residence della Marina, che dopo gli accertamenti vennero diffidati a mettersi in regola pena la denuncia all’autorità giudiziaria. I controlli eseguiti con l’uso del tracciante consentirono, in quella occasione, di risalire allo scarico abusivo.

L’ipotesi che a Fosso Marino vadano a finire scarichi fognari non autorizzati non è affatto peregrina, anche alla luce del divieto di balneazione scattato l’8 settembre scorso in seguito ai prelievi dell’Arta (agenzia regionale per l’ambiente), che hanno riscontrato una presenza di enterococchi (batteri presenti nelle feci) superiore al limite stabilito.

Dopo un giorno lo specchio di acqua antistante il canale è tornato balneabile, ma è evidente che le annose problematiche di Fosso Marino debbano essere affrontate in maniera risolutiva. Intercettare gli scarichi abusivi è quindi solo un primo step per far si che durante la prossima estate non compaiano divieti di balneazione in spiaggia. Resta il problema della rinaturalizzazione del corso d’acqua, così come previsto dal piano del demanio marittimo comunale e su cui premono sia le associazioni cittadine, sia l’assessore all’ambiente Gabriele Barisano.

Anna Bontempo (Il Centro)
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