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Niente fermate dei Frecciarossa, dal Vastese l’appello dei politici

Settantamila i residenti fra Vasto, San Salvo e i comuni vicini, ma non sono sufficienti ad avere una fermata del Frecciarossa nella stazione Vasto-San Salvo. Ogni giorno in tanti, diretti al nord, sono costretti ad andare a Pescara o a Termoli in Molise. “Le scelte di Trenitalia sono mortificanti. Veniamo considerati cittadini di serie C”, protesta l’ex consigliere regionale, Paolo Palomba.

Trenitalia concede una fermata del Frecciabianca solo in estate. Era il 2016 quando il Frecciabianca fece la sua prima fermata proprio nello scalo vastese. “Oggi deve tornare ad essere come allora – dice il sindaco di Vasto, Francesco MennaE’ necessario l’impegno di tutti a ogni livello istituzionale. Bisogna combattere affinchè il Frecciarossa diventi una presenza giornaliera alla stazione Vasto-San Salvo e non solo d’estate. Per questo mi appello al presidente della Regione, Marco Marsilio, all’assessore regionale ai trasporti, Umberto D’Annuntiis e ai consiglieri regionali del Vastese, affinchè si facciano portavoce delle istanze del territorio dando così una risposta a chi deve o vuole spostarsi in treno. La sola fermata di Pescara in Abruzzo, isola il Vastese e condanna i pendolari ad ingiustificati e onerosi disagi”.

Un disagio penalizzante anche per Guido Giangiacomo (Fdl) che afferma: “E’ assurdo doversi recare a Pescara per andare a Bologna o Milano. La scelta di Trenitalia frena gli investimenti nel territorio”.

A giudizio di molti imprenditori la scelta mortifica il sud dell’Abruzzo e non favorisce la crescita delle attività economiche. Il presidente di AssoVasto, Alessandro Grassi chiede che possano fermare se non tutti almeno una metà dei Frecciarossa che fermano a Termoli. “Già è penalizzate la scarsa efficienza delle rete adriatica rispetto a quella tirrenica. La mancanza di fermate dei Frecciarossa lo è ancora di più”, afferma il direttore di AssoVasto, Giuseppe La Rana.

“E’ assolutamente necessario – dice il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Francesco Prosperoavere almeno qualche fermata dei treni a lunga percorrenza anche in vista del potenziamento del porto di Punta Penna e della logistica. Andrebbe anche riattivato lo scalo merci di Punta Penna per valorizzare il sistema di trasporti su rotaie”.

Paola Calvano

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