Il Ministero dell’Istruzione è stato sconfitto al TAR del Lazio: i progetti del Comune di Torrebruna e Furci sono stati riammessi nella graduatoria del bando “Scuole e Asili” del PNRR. Grande la soddisfazione dei sindaci dei due comuni, Cristina Lella e Fabio Di Vito che affermano: “E’ un risultato importantissimo per i territori. Sono state recuperate risorse per oltre un milione e 250 mila euro”.
E’ stato il TAR del Lazio, con due sentenze pubblicate lunedì, a sancire definitivamente il diritto dei Comuni di Torrebruna e di Furci ad essere riammessi nelle graduatorie del bando “Scuole e Asili” del PNRR ottenendo il finanziamento delle rispettive proposte progettuali.
A marzo del 2021 era stato pubblicato dal Ministero dell’Istruzione l’Avviso pubblico che metteva a disposizione 700 milioni di euro da assegnare ai Comuni per la messa in sicurezza, la ristrutturazione, la riqualificazione, la riconversione, la costruzione di edifici per asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali. Al bando parteciparono anche Torrebruna e Furci come altri Comuni del vastese e dell’Abruzzo.
Quello proposto dal Comune di Torrebruna era relativo al recupero della vecchia scuola elementare di Guardiabruna, mentre quello proposto dal Comune di Furci riguardava la ristrutturazione di un immobile da convertire a centro polifunzionale a servizio delle famiglie. Il Ministero dell’Istruzione aveva escluso i due Comuni per via di un presunto difetto nei requisiti catastali degli immobili candidati.
“Ci è sembrata da subito una decisione sbagliata, e fortemente penalizzante”, commenta il sindaco di Torrebruna, Lella. Il collega Di Vito continua e afferma: “Abbiamo ritenuto doveroso, nell’interesse delle nostre comunità, andare fino in fondo e proporre ricorso al TAR Lazio. Eravamo certi della qualità del lavoro svolto dai nostri tecnici e dagli uffici comunali”.
La vertenza giudiziaria è stata seguita dall’avvocato Andrea Filippini.
Paola Calvano
