Si riaccendono i riflettori sul faro di Punta Penna grazie al sito Eccellenza italiana che rivela che il faro di Vasto con i suoi 70 metri di altezza, non solo è il secondo in Italia dopo la Lanterna di Genova, ma è anche il terzo in Europa e il settimo nel mondo.
Punta Penna da decenni richiama l’attenzione dei turisti. Non a caso nel 2003 venne scelto dal regista Riccardo Milani come ambientazione del film “Il posto dell’anima” con Michele Placido e Silvio Orlando.
Tanti i turisti che questa estate hanno voluto vedere da vicino la torre che conta 307 scalini. Quest’anno il faro ha compiuto 74 anni. Per festeggiare i suoi 75 anni l’amministrazione comunale ha in mente diverse iniziative culturali e ricreative.
“La torre è il simbolo storico della vita marinara vastese, ma anche della storia della città. Il promontorio sul quale si erge”, ricorda Francesco Menna, “non venne scelto a caso. La location è importante dal punto di vista strategico a difesa di un porto naturale a metà strada fra Bari e Ancona. Oltretutto il promontorio sul quale svetta ha una vista a strapiombo sul mare che consente di ammirare la costa fino al Gargano. E’ un gioiello e va valorizzato, così come la chiesetta di Pennaluce una costruzione realizzata nel quattrocento e la vicina torre di avvistamento d’epoca cinquecentesca usata dai vastesi per difendersi dalle incursioni saracene. Il faro di Punta Penna veglia su un angolo pieno di storia e leggende anche suggestive. Senza contare che è vicino alla Riserva Naturale di Punta Aderci , un angolo di Paradiso per gli amanti della natura”, conclude Menna.
Paola Calvano