Un milione e 200mila euro entreranno nelle casse del Comune di Vasto grazie all’Imposta immobiliare sulle piattaforme marine (Impi) relativa alle annualità 2020 (480mila euro) e 2021 (742mila euro) e dal 2022, 600mila euro l’anno.
Nuove entrate dunque per il Comune grazie alla presenza delle tre piattaforme prospicienti la costa di Vasto e che andranno a rimpinguare anche le casse dei Comuni di Casalbordino per 42mila e di Torino di Sangro di quasi 37mila euro.
Lo ha reso noto stamane il sindaco di Vasto, Francesco Menna nel corso di una conferenza stampa tenutasi stamane e che, nel ringraziare gli uffici che hanno collaborato per il raggiungimento dell’obiettivo, ha rimarcato che dal 2022 “entreranno nelle casse comunali circa 600mila euro che andranno a risanare il bilancio comunale” in quanto tutte le somme delle imposte saranno destinate “al disavanzo economico dell’Ente”, e quindi per il riequilibrio di bilancio pari a circa 16 milioni di euro.
“Una bella ed importante notizia -ha aggiunto Menna – che ci è giunta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con i Ministeri dell’Interno, della Difesa e della Transizione Ecologica e che ha riconosciuto alla nostra Città, l’imposta sulle piattaforme”.
In particolare il decreto riguarda le piattaforme di Santo Stefano Mare 4, Rospo Mare B e Rospo Mare C.
Il primo cittadino ha poi ringraziato l’avvocato Alfonso Mercogliano che “tre anni fa, con grande coraggio, ha intrapreso la causa contro queste piattaforme. Causa che ha pemesso tre anni, di portare nelle casse comunale 4,5 milioni di euro tre anni fa, e che ha anche permesso di creare i presupposti per dire alla conferenza “Stato-Città-Regioni” che Vasto su questa vicenda c’era tant’è che grazie a quel contenzioso e a quell’accordo, Vasto è stata ritenuta legittimata nel chiedere l’imposta”.
In conclusione di conferenza stampa il sindaco ha ringraziato anche l’ufficio finanziario del Comune nella persona di Simona Di Mascio e l’ufficio tributi nella persona di Angela Marchesani.
