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Marina di Vasto, Piazza della Guardia Costiera e della zona di rigenerazione naturalistica

Sono bene lieto che, in un intervento sul suo profilo personale Fb datato 27 maggio 2022 ore 13,57, Il Sindaco di Vasto abbia fatto presente alla città che l’area di Piazza della Guardia Costiera è, secondo «il Piano del Demanio Marittimo, una zona di rigenerazione naturalistica». Singolare il fatto, però, che ne parli in questo modo dopo che essa sia stata fisicamente cancellata dall’arenile. Quella che fino a un paio di mesi fa costituiva una minuscola area palustre (fig.1) – sopravvissuta alla devastante bonifica conclusa nel 1922 fortemente connotata dalla presenza della “phragmites australis” –, oggi è un tappeto di sabbia che nasconde alla vista dei frequentatori le spoglie intubate del Fosso del Ponte Marino (fig.2).
Quasi non bastasse, il Sindaco si lascia andare alla seguente dichiarazione: «Ricordo che in quella zona d’estate bisogna garantire la pulizia di Fosso Marino tramite mezzi speciali per combattere gli allacci abusivi che generano cattivi odori». “Oh perbacco”, mi sono chiesto! Il dott. Menna stupisce sempre di più. Riuscirà a far pulire il Fosso del Ponte Marino anche se intubato? Evidentemente le nuove tecnologie riescono a fare cose incredibili! È vero che è stata lasciata allo scoperto una fossa di decantazione (fig.3) dove è possibile intervenire.
C’è da pensare, insomma, che i miracolosi antidoti prodotti da industrie chimiche riusciranno a vaporizzare il fetore promanante dagli allacci abusivi. Qual è, dunque, la straordinaria novità che traspare da questa esperienza? Che un’area di “rigenerazione naturalistica” – come ha avuto la bontà di ricordare il Sindaco – sia rigenerata da prodotti chimici attraverso “mezzi speciali”! In altre parole, un’area di rigenerazione naturalistica rigenerata dalla chimica. Ma c’è di più! Sempre secondo il nostro primo cittadino, vanno combattuti gli effetti, non le cause della puteolenza! Vale a dire, non si contrastano gli “allacci abusivi” ma il cattivo odore da loro prodotto. Insomma, una guerra all’aria. Che come tutte le battaglia di questo tipo, “puff” terminano in un baleno.
Dulcis in fundo, un pensiero doveroso va rivolto al sig. Jovanotti che, insieme con l’amico Nicola Crocetti, ha pubblicato in questi giorni un’antologia dal titolo «Poesie da spiaggia», in piena sintonia con la sua tournèe estiva. Uno dei testi raccolti dovuti alla penna di Ezra Pound (pubblico copertina e pagina iniziale della poesia [figg. 4-5]) a un certo punto recita:
Canto le forze naturali
Canto raffinatezze
Vorrei scrivere di vari stati d’animo
Di sfumature, sottigliezze.
Canterei l’odio della noia,
la ricerca di sensazioni.
Che posso dire! È ciò che ho provato oggi di fronte alla intubazione del Fosso del Ponte Marino, della fossa di decantazione. Le meravigliose sensazioni promananti dalle esalazioni dalle acque putride del vallone. Una vera area di “rigenerazione naturalistica” che fa il paio con le scelte topologiche del sig. Jovanotti.
Le immagini pubblicate seguono l’ordine indicato nel testo.
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