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Produzione in crescita alla Denso, anche l’indotto torna a sperare

La Denso e la Pilkington di San Salvo dopo un periodo pieno di problemi hanno trovato soluzioni per riportare il lavoro a San Salvo. Restano però gli esuberi da gestire. La rotazione della cassa integrazione alla Denso è al centro dell’attenzione dei sindacati. Entro la settimana dovrebbe tornare al lavoro un buon numero di lavoratori in cig. La Pilkington invece ha rinviato le uscite dei lavoratori che possono usufruire dei contratti di espansione a novembre.

Alla Denso, a  partire dal secondo semestre 2022, le cose dovrebbero migliorare grazie al lavoro proveniente dalle consociate Giappone, Brasile e Nord America. I nuovi volumi produttivi in arrivo sono: alternatori per il Brasile, circa 120mila pezzi a partire dal secondo semestre 2022 e nel 2023 circa 200mila. Per Giappone e Brasile, statori e rotori per tutto il 2023 circa 30mila pezzi al mese. Starters General Motors per il Nord America (Tennessee) a partire dal 2023 fino al 2025, 600mila pezzi l’anno. Elettromagneti per il Giappone tutto il 2022 e molto probabilmente tutto il 2023 circa 20mila pezzi al mese.

La Pilkington invece ha colmato le lacune portando a San Salvo la produzione dei vetri per l’edilizia. Un passaggio voluto dal presidente Graziano Marcovecchio che festeggiando la settimana scorsa i 60 anni dell’industria vetraria ha ribadito la sua intenzione di guardare al futuro senza mai perdere la fiducia. “Al momento stiamo lavorando”, dicono le rsu senza sbilanciarsi. Il futuro incerto per colpa dei costi dell’energia e la mancanza di materie prime resta la variante difficile da gestire che comunque sarà monitorata costantemente.

L’incertezza a caduta coinvolge però anche tutto l’indotto. In merito è intervenuto il direttore dell’AssoVasto, Giuseppe La Rana: “Le piccole e medie aziende del Vastese seguono con attenzione quello che accade alla Denso e alla Pilkington in questi giorni. L’automotive vive ancora un periodo di incertezza e instabilità. Gli indicatori di fine maggio fanno ipotizzare un autunno impegnativo con processi di riconversione e riorganizzazione che potrebbero portare molti cambiamenti”. 

Paola Calvano

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