E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 maggio il decreto con cui il MEF individua i Comuni a cui spetta l’imposta immobiliare sulle piattaforme marine. Il provvedimento, firmato dal ministro il 28 aprile di concerto con Mite, ministero dell’Interno e ministero della Difesa, richiama il decreto Fiscale (n. 157/2019) con cui è stata appunto prevista l’istituzione di un’apposita imposta immobiliare sulle piattaforme marine (Impi) in sostituzione di qualsiasi altro prelievo locale.
“E’ quella che ritengo una vittoria anche personale, avendo con una interrogazione nel 2015 insieme ai colleghi Girotto e Petrocelli, posto il problema della imponibilità dell’ ICI ed IMU sulle opere costruite in mare, stante all’epoca la alta conflittualità creatasi tra Comuni e società petrolifere sull’accatastamento delle piattaforme in mare” dichiara il senatore Gianluca Castaldi del Movimento 5 Stelle.
Il parlamentare vastese evidenzia ancora: “Ricordammo, allora, che dal 2005, la Suprema corte di cassazione, sezione V tributaria, con la sentenza n. 13794, aveva riconosciuto il potere impositivo ICI dei Comuni sulle opere site nel mare territoriale ed ha dichiarato l’irrilevanza a fini impositivi di tale allocazione, per essere il mare territoriale di appartenenza dello Stato italiano. Ora, finalmente, a quei comuni (oltre che ad altri) che contestavano le onnipotenti società petrolifere, spetterà il gettito, inclusi quelli in cui si trovano “terminali di rigassificazione di gas naturale”; gettito che, a decorrere dal 2022, avverrà direttamente allo Stato e agli Enti locali interessati tramite modello F24″.
Sui 27 comuni interessati per l’Abruzzo nell’articolo 2 del decreto MEF elenca questi Comuni beneficiari (con le relative piattaforme): Casalbordino, Torino di Sangro e Vasto in provincia di Chieti; Giulianova, Pineto, Roseto degli Abruzzi e Silvi in provincia di Teramo. Per il Molise il Comune di Petacciato.