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Via Adriatica e il rischio di frane: aperto il cantiere dopo nove anni

Si sono imbattuti in una miriade di rifiuti gli operai che ieri mattina sono intervenuti in via Adriatica dove è stato aperto il cantiere per i lavori di risanamento e di mitigazione del rischio idrogeologico. A distanza di nove anni dagli eventi franosi che interessarono la panoramica zona,  ed in particolare la sottostante scalinata che collega agli impianti sportivi del Parco Muro delle Lame,  stanno per prendere il via gli interventi che consentiranno di mettere in sicurezza l’area con opere di consolidamento. Sul posto per un sopralluogo anche la vice sindaca Licia Fioravante, insieme ad alcuni funzionari della Soprintendenza che seguiranno i lavori.

“Questa zona è un paradiso, peccato che sia piena di rifiuti a causa delle cattive abitudini delle persone”, commenta Fioravante, “dovremmo avere più cura e mostrare più rispetto verso tutto ciò che ci è stato donato dalla storia, dalla natura e dal lavoro umano”.

Via Adriatica è infatti piena di reperti archeologici, alcuni dei quali ben visibili dalla balconata, meta ogni estate di centinaia di persone.  I lavori per il risanamento e la mitigazione del rischio idrogeologico sono stati appaltati dal Comune all’impresa  Asfalti Trigno di Vasto, che ha praticato un ribasso del 28,336% su un importo complessivo di 280mila euro, spuntandola sulle altre 14 ditte che hanno partecipato alla gara. Gli interventi, attesi da anni, dovranno essere eseguiti entro 90 giorni dalla data di consegna.

Via Adriatica, zona notoriamente soggetta a fenomeni franosi, è stata interessata nel 2013 da uno smottamento che ha investito in parte la sottostante scalinata, ed in particolare un tratto al di sotto della passeggiata archeologica.

Il progetto esecutivo, approvato dalla giunta comunale il 24 novembre scorso, è stato redatto dall’ingegner Antonio Silvestri di Atessa, incaricato dal Comune per la predisposizione dell’elaborato tecnico. Via Adriatica non è l’unica zona soggetta a dissesto idrogeologico.

Tutto il versante orientale della città è notoriamente franoso ed è stato oggetto in questi anni di diversi interventi di consolidamento con opere finalizzate alla mitigazione del rischio idrogeologico. Uno degli ultimi lavori ha interessato la Loggia Amblingh, la passeggiata panoramica che da piazza Marconi arriva fino ai giardini napoletani di Palazzo D’Avalos e che nel tratto vicino alla chiesetta della Madonna della Catena presentava evidenti lesioni alla pavimentazione.

Anna Bontempo (Il Centro)

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