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Vasto, il vicesindaco Fioravante: “Vogliamo il turismo in città per 365 giorni l’anno”

“A Vasto abbiamo un patrimonio naturalistico e paesaggistico meraviglioso: è questo il punto di partenza  per fare turismo tutto l’anno”.  Felicia Fioravante, vice sindaca e assessore alla città del benessere, al turismo e ai lavori pubblici, è convinta che la località adriatica abbia le carte in regola per far decollare il comparto e assicurare le presenze di vacanzieri anche durante i mesi invernali. La parola d’ordine è destagionalizzazione.

Qui a Vasto abbiamo un patrimonio paesaggistico meraviglioso che dovrà essere la base dello sviluppo del turismo 365 giorni l’anno”, dice l’assessore, “credo che dobbiamo sdoganare l’idea che il turismo si basi sugli eventi, che io considero una opportunità per la città che da quegli eventi deve trarre la giusta visibilità all’esterno. Io intendo il turismo come promozione: voglio che Vasto sia un punto di arrivo. Chi ci guarda deve dire che questa città è bella e proprio per questo deve essere visitata.  Promuovere la località è ovviamente una attività complessa che va fatta seguendo i giusti canali. Il nostro turismo deve essere paesaggistico e gastronomico. Perché non venire a mangiare il nostro brodetto anche in inverno e farsi una passeggiata nella riserva di Punta Aderci o nel nostro centro storico che è meraviglioso?  Sarebbe un modo per dare agli operatori la possibilità di lavorare anche in inverno, in quei mesi che loro reputano bui. La promozione turistica della nostra terra è la mia base di partenza”.

Per fare turismo però non è sufficiente solo avere una città bella e accogliente, ma c’è bisogno di manutenzione, di cura del verde e di risolvere il problema della carenza idrica.

“I problemi ci sono e vanno affrontati”, risponde Fioravante, “quello che posso affermare con certezza è che la nuova giunta sin dai primi giorni si è dimostrata dinamica e sinergica. Siamo giovani e abbiamo voglia di risolvere i problemi. Tra  noi assessori c’è una continua interlocuzione. Io credo che le mie deleghe debbano essere intese come attività da portare avanti con tutti gli altri assessorati, Ho voglia di comunicare ed interagire con ciascuno di loro e se il buongiorno si vede dal mattino, visto che sono solo sette giorni che siamo stati nominati, io credo che ci siano tutti i presupposti per fare bene. C’è la voglia di operare sinergicamente. Personalmente in questi giorni ho lavorato tanto  per prendere contezza dei problemi”.

E’ soddisfatta delle deleghe che il sindaco Francesco Menna le ha assegnate?

“Moltissimo, soprattutto se penso che il sindaco ha voluto attribuire alla mia persona, oltre alla carica di vice sindaco che è di rappresentanza istituzionale,  anche due deleghe molto importanti: turismo e  lavori pubblici. A questi incarichi se ne aggiungono altri che possono sembrare di contorno a quelli principali, ma che  hanno una notevole importanza. Sono assessore all’attuazione del Pnrr (piano nazionale di ricrescita e resilienza ndc), unitamente alla collega Anna Bosco. Credo che questo piano potrà gettare le basi dell’attività amministrativa che ci vedrà impegnati in questi anni. Dobbiamo lavorare molto sui progetti per essere pronti a intercettare i fondi. Durante la campagna elettorale, insieme al mio gruppo fatto di persone giovani ma con competenze specifiche, abbiamo creato un team che sarà di supporto alla mia figura sotto il profilo tecnico, giuridico ed economico. Sono convinta che se si lavora in gruppo l’attività amministrativa non può che giovarne. Ho sentito delle critiche da parte delle minoranze: hanno detto che il sindaco ha spacchettato le deleghe. Io la vedo in modo opposto. In realtà Menna ha voluto creare un ponte tra i vari assessorati per metterci in condizioni di collaborare tra di noi, e posso garantire che questa cosa a noi è piaciuta molto”.

Cosa l’ha spinta a candidarsi?

“Mi sta a cuore Vasto. Da vastese pura amo visceralmente questa città e voglio lavorare per lasciare un segno. Ci voglio mettere tutto l’impegno. Prima di candidarmi ho fatto una serie di riflessioni. Ho ragionato in particolare sui problemi che avrei dovuto affrontare, una volta eletta,  per conciliare la mia vita privata e professionale con l’impegno politico. Ma poi ho deciso”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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