Consigliera Cappa, ma lei è candidata con la Lega o con Per Vasto?
“Comprendo l’ironia della domanda legata ai casi di omonimia, ma non scherziamo. Io ho dato vita alla Lista ‘Per Vasto’ e chi desidera votarmi deve barrare il simbolo di Per Vasto, con il grande cuore biancorosso, e scrivere a fianco Cappa. Insieme al collega D’Alessandro e a tanti amici e amiche abbiamo deciso di andare oltre le lunghe e snervanti indecisioni dei partiti, poiché i cittadini ci chiedevano di fare presto e bene e, soprattutto, di allargare il campo civico della possibilità. Il patto con Alessandra Notaro, rinunciando alla mia legittima ambizione di fare il Sindaco, è nato per la città, non contro. Purtroppo, non siamo tutti uguali”.
A Lanciano il centrodestra, dopo tante incertezze, ha operato la convergenza su Paolini, mentre a Vasto ha optato diversamente. Perché?
“Non è domanda che deve fare a me. Ne abbiamo preso atto. Tocca agli elettori, soltanto a loro, decidere chi premiare, chi mandare al ballottaggio contro Menna”.
A proposito di ballottaggio, avete già le idee chiare?
“Noi abbiamo una sola idea chiara: il rispetto per chi vota. Siamo concentrati sul primo turno. Il resto si vedrà”.
Siete impegnate per dare alla città il primo Sindaco donna della sua storia, ma ci sono anche altre donne…
“Assolutamente sì e tutte con piena legittimità. La differenza la faranno squadre e progetti. Importante è mettere a riposo, dopo quindici anni, una sinistra che ha segnato il declino di Vasto. La nostra candidatura non è di contrasto. È per cambiare le cose, per far rinascere Vasto, per riportarla dove merita. Abbiamo persone, energie e competenze per riuscire nell’impresa. I partiti devono chiedersi dove hanno sbagliato, perché sono così lontani da Vasto e dal territorio del Vastese. Occorrono una nuova visione e una nuova classe dirigente. Vincere per vincere non ha alcun senso. O il cambiamento è vero e profondo, oppure toccherà ad altri mantenere le cose come stanno. Se mi sto impegnando con il cuore, mettendoci la faccia, è per cambiare radicalmente il quadro”.
La Redazione
