L’estate sulla costa è iniziata, ma senza guardia medica turistica. Mancano i medici e la pandemia Covid continua ad assorbire la maggior parte del personale.
“La sede della medicina turistica è pronta”, dice il sindaco di Vasto, Francesco Menna. “Il Comune ha fatto predisporre tutto ciò che serve. Aspetto che arrivino medici”.
Anche a San Salvo la postazione è pronta accanto al centro vaccinale. Il sindaco Tiziana Magnacca aspetta solo l’ok della Asl.
E mentre le città aspettano che venga trovata una soluzione, iniziano anche i primi malesseri e piccoli incidenti in spiaggia. Mercoledì c’è stato anche il primo salvataggio in mare della stagione. Giovedì un anziano è stato colto da malore e un ragazzo si è ferito ad una gamba.
“Non si può pensare di fare turismo senza una adeguata assistenza medica”, tuona l’avvocato Angela Pennetta, referente del comitato civico Arcobaleno. “Il Covid non può diventare un alibi. Comuni, Regione e Asl devono trovare una soluzione” .
Le proteste dei bagnanti sono tante. “Se il bagnante che mercoledì è stato salvato dagli assistenti bagnanti”, fanno sapere “avesse avuto bisogno di cure, si sarebbero persi minuti preziosi per portarlo in ospedale”.
Anche gli operatori invocano la riattivazione dell’ambulatorio di medicina turistica sulla riviera. Il turismo ha bisogno di servizi e quello della guardia medica estiva è uno di quei servizi ritenuti essenziali perchè riguarda la salute. A maggior ragione in periodo di Covid.
Paola Calvano
