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Fabbricati e manufatti abusivi: scattano controlli e demolizioni

Una rimessa agricola con un vano ascensore. E’ finito nel mirino dell’ufficio urbanistico comunale l’immobile allo stato grezzo in corso di costruzione in località Montevecchio, la collina verde che degrada verso il mare. Il fabbricato, oggetto di una ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi che risale al 2019 e che non è stata eseguita dal proprietario, rientra tra gli interventi per i quali la giunta comunale ha chiesto un finanziamento di 92mila euro. Nel frattempo la task force di tecnici istituita dal Comune sta effettuando controlli nelle strutture ricettive della costa per scovare eventuali abusi edilizi o opere realizzate in difformità a quanto autorizzato.

“Abbiamo risposto ad un avviso pubblico del Ministero delle Infrastrutture che dà la possibilità ai comuni di accedere  al Fondo per la demolizione di opere abusive”, spiega il vice sindaco con delega all’urbanistica, Giuseppe Forte, “gli uffici hanno provveduto alla redazione di un progetto nel quale sono stati previsti due interventi di demolizione con contestuale ripristino dello stato dei luoghi”.

Il primo intervento riguarda l’immobile allo stato grezzo di località Montevecchio, una delle zone di Vasto più gettonate sia per il panorama, sia per l’estrema vicinanza al mare. Il fabbricato, oggetto di una autorizzazione per la realizzazione di una “rimessa agricola”,  risulta costituito da due piani, il primo interrato e l’altro al piano terra, collegati tra loro da un vano ascensore “il tutto in palese contrasto”, si legge sulla delibera di giunta, “con la destinazione originaria che ricade in zona agricola”.

Il secondo intervento è relativo alla demolizione di manufatti abusivi in via Adia, ricadenti in suolo pubblico, a servizio di un locale commerciale. In particolare i manufatti da rimuovere sono un dehors in legno destinato a sala ristorante, una tettoia in legno con telo plastificato e un altro manufatto in legno a copertura di un serbatoio d’acqua. Anche in questo caso era stata emessa nel 2019 una ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi non eseguita dal titolare dell’attività commerciale.

Risale invece a qualche settimana fa il provvedimento firmato dal dirigente della sezione urbanistica comunale Stefano Monteferrante per la demolizione di opere edilizie abusive lungo la Via Verde, in località Trave. In questo caso oggetto di contestazione sono i lavori di terrazzamenti e la realizzazione di un manufatto di legno di forma rettangolare. L’ ordinanza di demolizione è stata emessa dopo una serie di sopralluoghi della polizia locale ed è stata notificata al proprietario dei terreni al confine con il lungomare Cordella e alla ditta esecutrice dei lavori. Il ripristino dei luoghi dovrebbe avvenire entro 90 giorni dalla notifica del provvedimento, ma non è affatto peregrino ipotizzare un ricorso al Tar.

Anna Bontempo (Il Centro)

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