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Punta Aderci diventa un set fotografico e scoppia la polemica, Cianci: “Se ci sono state violazioni verranno contestate

Un sito di interesse comunitario per la flora e per la fauna viene trasformato in un set fotografico con tavoli, sedie, illuminazione e con gli sposi che si fanno ritrarre in mezzo alle dune. Potrebbe avere conseguenze   il servizio pubblicitario allestito da privati nella spiaggetta di Punta Penna, all’interno della riserva naturale di Punta Aderci.

Tante le critiche fioccate dopo la diffusione del video sui social, critiche che non sono circoscritte solo alle associazioni ambientaliste, ma che arrivano anche da alcune  forze politiche della maggioranza di centrosinistra. E’ il caso del gruppo consiliare “Avanti Vasto” che ha censurato senza mezzi termini l’episodio, chiedendone conto alla cooperativa che gestisce l’area protetta.

Ho chiesto al dirigente di verificare se sono state rispettate le prescrizioni del Comitato di gestione che ha autorizzato l’evento”, fa sapere l’assessore alle politiche ambientali, Paola Cianci, “ho visto il video: non c’erano generatori e le luci a led sono state accese per poco tempo. C’è però il particolare degli sposi in mezzo alle dune, che ho fatto presente al dirigente. Se ci sono state violazioni verranno contestate”, conclude perentoria Paola Cianci.

Ma in città infuria la polemica. Il primo a stigmatizzare il servizio fotografico è stato Augusto De Sanctis della Stazione ornitologica abruzzese (Soa), secondo il quale “ una riserva và fruita in punta di piedi, bisognerebbe educare. Qual è il senso di queste scelte? Ricordo che i gestori della riserva hanno l’onere e l’onore di gestirla bene per conto della collettività europea, per cogliere gli obiettivi fissati dalle leggi che tutelano gli animali, che vietano in primo luogo il disturbo della fauna e chiedono di preservare e migliorare gli habitat. Non di trasformarli in un set”.

Molto duro l’intervento del gruppo “Avanti Vasto”, la lista civica di matrice socialista che annovera al suo interno l’assessore Gabriele Barisano e le consigliere Maria Molino e Giovanna Paolino.

“Allestire un set nella riserva è da sconsiderati”, commentano, “stiamo parlando di  una area tutelata con regole ben precise, non si può permettere che diventi un luogo dove tutto è possibile, in totale spregio delle regole e del buon senso. Chiediamo di verificare l’operato dei soggetti coinvolti, di chiarire il prima possibile e relazionare in maniera chiara sull’accaduto”.

Chiede chiarezza sull’accaduto anche il gruppo fratino di Vasto, che denuncia il tentativo di svuotare la riserva di ogni valore naturalistico. “Devono essere chiariti le difformità tra quanto pare sia stato autorizzato dal Comitato di gestione della riserva e quanto messo in opera sulla spiaggia di Punta Penna, nonché il mancato riscontro sul campo da parte della Cogecstre”, dice il coordinatore Stefano Taglioli, “chiediamo inoltre che i membri del Comitato di gestione della riserva esercitino il potere di vigilanza su tutte le attività. Ricordiamo che l’attività in questione è stata messa in atto in pieno periodo di potenziale riproduzione del fratino”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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