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Rotatorie in abbandono, scoppiano le polemiche

Sono state realizzate due anni fa per migliorare la circolazione veicolare, ma ancora oggi versano in condizioni penose, con la vegetazione completamente  incolta. Non rappresentano certo un bel biglietto da visita le due rotatorie progettate dall’Anas  a Vasto Marina: la prima all’intersezione con via Martiri Istriani, l’altra con innesto su via Donizetti. Diverse le proposte giunte all’attenzione dell’amministrazione comunale per la piantumazione e sistemazione a verde delle rotonde, in un’ottica di promozione turistica, vista la loro posizione all’ingresso della Statale 16.

A ritardare gli interventi è come al solito la burocrazia, che spesso frappone ostacoli insormontabili. Eppure basterebbe davvero poco per trasformare quei rondò con la vegetazione incolta in vere e proprie aiuole.

“Abbiamo avviato una interlocuzione con l’Anas”, spiega l’assessore ai servizi manutentivi, Gabriele Barisano, “ci sono delle associazioni che si sono fatte avanti e che sono disponibili a occuparsi della sistemazione delle rotatorie. L’Anas ha proposto la stipula di una convenzione che l’amministrazione comunale ritiene debba essere modificata in alcuni punti in quanto prevede obbligatoriamente anche la manutenzione dei cordoli. Speriamo di poter presto raggiungere un accordo. La sistemazione delle due rotatorie, che sono il biglietto da visita della località turistica, ci sta molto a cuore”, conclude Barisano.

Nei mesi scorsi era stato il Consorzio Vivere Vasto Marina,  presieduto da Piergiorgio Molino, a farsi avanti con una proposta per la piantumazione e la sistemazione a verde,  a proprie spese, di una delle rotatorie, quella all’incrocio con via Istonia.

Il progetto sottoposto all’attenzione dell’amministrazione comunale contemplava la messa a dimora di piante di lavanda, festuca, erigeron e cineraria marittima, specie arboree molto resistenti anche in condizioni di scarsa irrigazione:  nelle rotonde infatti non è stato predisposto alcun impianto irriguo.

I botanici interpellati dal Consorzio avevano fissato come termine per l’intervento la fine di marzo, in quanto il caldo non avrebbe consentito alle specie impiantate di attecchire. In cambio il sodalizio chiedeva la possibilità di installare cartelli con i nominativi delle attività associate che si sarebbero accollate i costi. L’adozione delle aree verdi è prevista dal regolamento approvato lo scorso mese di ottobre dal consiglio comunale.

Anna Bontempo (Il Centro)

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