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“Privatizzazione asilo nido Stella Maris: una scelta sbagliata e poco chiara”, Suriani e Prospero (FDI) presentano una interpellanza

Non si ferma, purtroppo, l’impeto esternalizzatore e privatizzatore della presunta giunta di centrosinistra, che sembra avere come unico punto del proprio programma quello di smembrare e eliminare ogni forma di gestione pubblica dei servizi comunali: dopo una infinità di strutture, non per ultimo il complesso ex Salesiani, è adesso il momento dell’asilo nido Stella Maris, unico asilo comunale gestito con personale dipendente fino alla fine dello scorso anno scolastico.

Tutto parte da una serie di atti incomprensibili, che hanno stabilito la chiusura dell’asilo per l’attuale anno scolastico e lo spostamento a Palazzo di Città del personale educativo che gestiva l’asilo, improvvisamente trasformato con atto dalla sinistra tempistica in “personale amministrativo”. Per questo motivo i consiglieri di Fratelli d’Italia, Vincenzo Suriani e Francesco Prospero, hanno presentato una interpellanza che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale.

“L’Amministrazione Menna – proseguono i due consiglieri – ci deve fornire una spiegazione su questa scelta di privatizzare la gestione dell’asilo di Vasto Marina, che è stato gestito fino a pochi mesi fa da personale comunale e che ha visto passare nelle proprie aule decine di giovani vastesi, amorevolmente accuditi dalle maestre assunte dal Comune. In particolare ci deve chiarire perché le maestre, alcune delle quali sono prossime alla pensione, non siano state sostituite attraverso concorso pubblico come previsto dalla normativa vigente, e perché le ultime educatrici rimaste siano state trasformate in personale amministrativo sulla base di un provvedimento viziato.”

“Alcuni mesi fa – continuano Suriani e Prospero – con un atto immotivato e senza fondamenti del dirigente del I settore, le educatrici sono state trasferite a Palazzo di Città, sulla base di una determinazione (728/2020) che in premessa sosteneva che l’asilo Stella Maris fosse già stato dato in gestione a un privato, e che addirittura nominava anche la ditta vincitrice della gara d’appalto, che invece si sta svolgendo in questo periodo. Come al solito l’Amministrazione Menna attua scelte poco chiare, e se in un suo atto di settembre 2020 fosse già stato individuato esattamente il nome del vincitore dell’appalto e poi questa previsione si rivelasse esatta dopo mesi di distanza, il fatto sarebbe molto grave.”

“Noi avremmo preferito che la gestione dell’asilo fosse rimasta pubblica, e che il personale educativo fosse stato adeguatamente integrato, per tempo, con nuovi concorsi. Adesso Bosco e Menna, invece di fare la solita pantomima scandalizzata, ci devono spiegare in concreto come sia stato possibile tutto ciò”, concludono i due consiglieri del partito di Giorgia Meloni

Nella interpellanza, i due consiglieri Suriani e Prospero chiedono di sapere:

  1. Per quale motivo si è deciso di dare in gestione ai privati l’asilo nido Stella Maris, orgogliosamente gestito dal servizio pubblico da decenni, anche nei difficili giorni della pandemia;
  2. Per quale motivo siano state trasferite negli uffici le educatrici e le inservienti del suddetto nido, sulla base di un atto fallato, adottato sulla base di motivazioni inesistenti/incongruenti;
  3. Come sia stato possibile che l’Amministrazione Comunale abbia varato un atto di trasferimento del personale basato sulla presunta esternalizzazione del servizio, a seguito di una gara d’appalto che ancora non era stata effettuata a settembre 2020, e che ancora oggi non risulta essere stata conclusa;
  4. Per quale motivo sia stata già pubblicata, nero su bianco, dal dirigente del I settore, il nome della Cooperativa vincitrice dell’appalto, come chiaramente risulta dalla determinazione dirigenziale 728 del 22.09.2020;
  5. Se non sia il caso, anche alla luce della possibile partecipazione di suddetta Cooperativa alla gara di appalto successivamente bandita con determinazione dirigenziale 233 del 29.03.2021, di informare immediatamente della questione l’ANAC, il Responsabile dell’Anticorruzione e Trasparenza e le Autorità Competenti prima di procedere con suddetta gara di appalto, alla luce delle gravi incongruenze e delle anticipazioni segnalate dagli scriventi.

 

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