Al nuovo sequestro della Esplodenti Sabino per reati ambientali tacciono sia i dirigenti che le rsu hanno. Plaude invece il Forum H2O che non risparmia critiche ad enti e istituzioni. Nel mirino dell’ associazione il Comitato VIA regionale, il CTR regionale, l’ARTA e la Prefettura di Chieti.
Augusto De Sanctis, referente del Forum chiede che alle vicende penali vengano affiancate verifiche amministrative e indagini per escludere la contaminazione delle acque sotterranee.
“Quello che grazie al grande lavoro messo in piedi della Procura di Vasto e dagli inquirenti sta iniziando a uscire sulla questione ambientale della Esplodenti Sabino, purtroppo non ci ha sorpreso. Negli esposti che abbiamo presentato emergevano criticità a nostro avviso del tutto evidenti e fatti che ci hanno lasciati quasi increduli. Alcuni di questi probabilmente devono essere ancora approfonditi nel prosieguo delle indagini vista anche l’ampiezza della problematica. Ovviamente la vicenda penale farà il suo corso e continueremo a dare come sempre il nostro contributo fattivo ma ci sono falle evidenti nel sistema amministrativo, a partire dal Comitato VIA regionale, dell’ARTA, della Prefettura di Chieti e del CTR, a cui devono essere date immediatamente spiegazioni”.
De Sanctis ritiene strano che nessuno tra gli enti di controllo, si sia accorto in questi anni delle anomalie evidenziate dalla Procura e che sono emerse dalle foto aeree. “Possibile che nessuno in questi lunghi anni abbia fatto qualche verifica su un’azienda sottoposta a stringenti regole fissate dalla Direttiva Seveso? Come mai, visto che il Servizio V.I.A. per legge deve verificare la completezza della domanda fin dal suo avvio, nessuno ha chiesto dove fosse l’Autorizzazione Integrata Ambientale obbligatoria per le aziende che producono esplosivi? Infine, viste le problematiche che stanno emergendo dalle indagini, è urgente attuare una verifica per escludere la contaminazione delle acque sotterranee” conclude De Sanctis.
Paola Calvano
