“Le dimissioni richieste sono pretestuose e senza alcun supporto statutario”. Il presidente del circolo tennis “Antonio Boselli”, Gabriele D’Ugo replica così a un gruppo di soci che con una lettera aperta aveva contestato il suo operato fino al punto di chiedergli di rassegnare le dimissioni.
“Avrei preferito che la corrispondenza interna al circolo restasse un fatto associativo, invece registro con rammarico che la lettera aperta per denigrare l’operato della nostra gloriosa associazione tennistica, continua ad essere utilizzata come strumento di minaccia”, replica l’avvocato D’Ugo, “per tutelare il mio operato in qualità di presidente pro tempore del circolo e per garantire una imparzialità di informazione, mi vedo costretto, mio malgrado a spiegare alcuni principi sacrosanti del nostro statuto associativo. L’ufficio del presidente è organo monocratico: se vi sono dimissioni da parte di soci eletti nel consiglio direttivo , esse vengono prese in carico da me che procedo, come regola vuole, alla loro sostituzione scorrendo la lista dei primi non eletti o procedendo a nuove elezioni, limitatamente alla sostituzione dei dimissionari. Quindi quando chiedono le mie dimissioni perché non vi sarebbe più un consiglio direttivo, esse sono pretestuose e senza alcun supporto statutario. La mia presidenza, con l’indispensabile e autorevole supporto dei tanti soci che quotidianamente mi chiedono di non far precipitare nell’oblio il lavoro quarantennale della nostra associazione, garantirà il pieno rispetto delle regole e degli articoli statutari”, continua D’Ugo, “le provocazioni di chi gioisce per il momento di transizione che viviamo a causa della indisponibilità dei campi da tennis, non scalfiscono il mio sentimento, né quello di chi, animato solo da un interesse associativo e non di lucro, andrà avanti a testa alta, per trovare una nuova collocazione in campo regionale al circolo tennis Antonio Boselli di Vasto, così come è stato fatto negli anni precedenti. Nel frattempo ci stiamo impegnando, nonostante le festività e le restrizioni anti Covid, affinchè l’area del Parco Muro delle Lame venga sgomberata”.
Anna Bontempo (Il Centro)
