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Nove mesi di contagi, resta l’allarme focolai

Il 3 Marzo 2020 il primo caso di Covid-19 a Vasto. Si trattava di un giovane professore di fisica risulta positivo al virus. Da quel giorno Vasto ha contato quasi 600 residenti contagiati e 9 morti.

A periodi di grande tranquillità Vasto ha alternato anche giorni di grande preoccupazione. E’ accaduto a maggio quando la partecipazione in Molise di alcuni vastesi al funerale di un rom morto di covid, ha costretto le autorità a mettere in isolamento un intero palazzo e a disporre il presidio di altri due condomini.

Dopo un’estate tranquilla durante la quale il virus sembrava aver perso vigore, è scattata una nuova emergenza in autunno. Il 21 settembre è morto un dipendente della Pilkington di 60 anni. A nulla sono valsi i disperati tentativi dei medici di Pescara di tenerlo in vita. Da quel momento il numero dei contagi ha ricominciato a salire in tutto il Vastese.

Il virus ha creato problemi anche in Tribunale. Il contagio di alcuni avvocati ha obbligato il presidente del Tribunale, Bruno Giangiacomo a sospendere per due volte l’attività. Nemmeno i politici sono stati risparmiati dal contagio. Fra loro il presidente provinciale del Pd, Gianni Cordisco che ha deciso di usare la propria esperienza per aiutare gli altri. Non solo. Cordisco da mesi si batte affinchè anche Vasto, come Lanciano e Ortona abbiano un drive in per lo screening. Il segretario provinciale del Pd , insieme al sindaco Francesco Menna ha contestato le decisioni della Asl di trasformare il San Pio in un presidio Covid.

Nel frattempo il Covid ha infierito anche nei piccoli comuni. I sindaci di Scerni, Palmoli e Gissi  hanno adottato severe misure riuscendo a fermare il contagio divenuto preoccupante. Ad ottobre il virus ha attaccato gli anziani. Il primo focolaio il 12 ottobre è stato scoperto nella Rsa San Vitale dove ora la situazione è tornata tranquilla.

Preoccupa invece il focolaio scoppiato una settimana fa nella Rsa dell’Istituto San Francesco. Tre gli anziani deceduti. Fra loro anche il padre del consigliere comunale Davide D’Alessandro. Quest’ultimo ieri ha contestato la formula “non ha resistito al covid per malattie pregresse”.

“L’unica malattia pregressa di mio padre erano i 96 anni”, ha tenuto a precisare.

Paola Calvano

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