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Dal Governo: “È Marsilio che non ha rispettato le regole. Nessuno arbitrariamente può modificare le diverse fasce”

“Non si tratta di burocrazia, è Marsilio che non ha rispettato le regole”. Così fonti di governo replicano al presidente dell’Abruzzo sottolineando che “il Tar ha messo ordine e questa vicenda che si chiude con un messaggio chiaro: nessuno arbitrariamente può modificare le diverse fasce”.

“Con la sentenza del Tar Abruzzo che ha sospeso l’ordinanza del Presidente Marsilio, che aveva autonomamente portato la Regione da zona rossa ad arancione, è stato rispristinato il principio della tutela prioritaria della salute”. Lo afferma il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, che invita il governatore Marsilio a lavorare insieme.

“È necessario sempre – prosegue Boccia – lavorare insieme, soprattutto quando si devono prendere decisioni che impattano sulla tutela della salute dei cittadini; è necessario sempre rispettare le regole comuni che insieme ci siamo dati, praticando il principio costituzionale di leale collaborazione tra livelli istituzionali. Il governo – prosegue il ministro – è sempre stato, e continuerà ad essere, al fianco dei cittadini abruzzesi per rafforzare le reti sanitarie e ristorare tutti i comparti economici costretti a fare duri, ma necessari, sacrifici per proteggere la vita difendendo la salute di tutti. Non è tempo di polemiche ma di riprendere con il Presidente Marsilio un lavoro comune”.

In merito è intervenuto anche il segretario regionale del Pd, Michele Fina. “Il Presidente Marsilio raccolga l’invito del Ministro Boccia e torni ad uno spirito di leale collaborazione con il Governo. Il TAR si è pronunciato e gli ha dimostrato di avere torto. Ora finiamola qua. Marsilio torni a fare il Presidente degli abruzzesi e non della Meloni. Torni a vivere, se non fisicamente, almeno con la testa ed il cuore in Abruzzo. Lo faccia per la durata dell’emergenza sanitaria, di fronte a cittadini che hanno il sacrosanto diritto ad istituzioni che collaborano ogni minuto e che non facciano tra loro polemiche sterili. Quando l’emergenza sarà finita potrà tornare allo sport dello scaricabarile con effetti meno nefasti per i nostri concittadini”.

Ansa Abruzzo

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