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Vasto, Carinci: “Troppe criticità ai servizi sociali”

“Assenza di una figura  di riferimento, estrema frammentarietà dell’organico con molte operatrici part-time, continuamente esposte a minacce ed aggressioni da parte degli utenti,  oltre ad una sede che avrebbe bisogno di urgenti interventi di manutenzione”. Per Dina Carinci, consigliera comunale del M5S, sono queste le principali criticità dei Servizi Sociali del comune di Vasto, dotati da poco di vigilanza.

“Sono da molto tempo in grave sofferenza, ma ora la situazione è divenuta insostenibile”, attacca la pentastellata, “il problema riguarda l’intero impianto del settore che risente dell’assenza di una figura di riferimento con specifiche competenze, in grado di sostituire la dottoressa Caterina Barbato (collocata in pensione due anni fa), ed avente le sue stesse capacità professionali ed esperienza. Le criticità che si evidenziano sono relative alla estrema frammentazione dell’organico (molte assistenti sociali, ma con contratto part time), a fronte di un aumento esponenziale dei casi di cui i servizi stessi sono investiti. Si pensi ad esempio”, prosegue Dina Carinci, “ al servizio socio educativo familiare composto da due assistenti sociali con contratto part time di 24 ore settimanali, e da una psicologa,  lo stesso part time. Come può pensare il Comune di soddisfare i bisogni complessi di una città di 45mila abitanti con delle professioniste che non hanno neanche un contratto a tempo pieno? Vale la pena evidenziare che il servizio socio-educativo familiare, che è il braccio operativo del Tribunale dei Minori dell’Aquila,  deve rispondere a problematiche delicate e complesse, come quelle relative all’allontanamento dei minori nel caso in cui la loro permanenza all’interno del nucleo familiare d’origine sia pregiudizievole. Altra criticità è la mancanza di una figura specialistica di riferimento, con funzioni di coordinamento e raccordo, che non può essere sopperita dall’attuale funzionario responsabile del settore, assegnato part time a Vasto in virtù di una convenzione con il Comune di Casalbordino, avente competenze specificatamente amministrative e che assicura solo tre accessi settimanali”.

La consigliera del M5S segnala inoltre ritardi “nell’inserimento dei minori in casa famiglia o strutture protette, nelle liquidazioni dei contributi dovuti alle famiglie affidatarie o alle strutture che ospitano anziani”, e rimarca la necessità di interventi di manutenzione nella sede di via Bosco.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

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