Continua la riqualificazione del mercato di Santa Chiara, nel centro storico di Vasto. Dopo l’apertura del birrificio, al piano terra della struttura, l’Ati formata da Confesercenti e Cia, ha presentato un progetto al Comune per la realizzazione di box permanenti per la vendita al piano superiore.
“La proposta è finalizzata a creare una nuova identità all’interno del centro storico così da offrire un nuovo punto di interesse per residenti e turisti”, spiega Patrizio Lapenna, direttore della Confesercenti, “nello specifico è prevista la realizzazione di una quindicina di box permanenti composti da strutture semplici e facilmente amovibili, progettate per consentire ai venditori di usufruire di spazi confacenti alle esigenze del singolo operatore ed alle disposizioni sanitarie, oltre a creare un’area per l’accoglienza posizionata all’ingresso principale del mercato e del bar”.
La volontà dell’Ati è quella di rilanciare e dare una nuova vitalità alla struttura mercatale con una visione ed una offerta diversa dal passato, anche alla luce dei nuovi interessi commerciali, delle esigenze, dei gusti e delle aspettative sia dei residenti, sia dei turisti. La proposta è stata ritenuta “valida ed attuabile” dalla giunta comunale guidata dal sindaco Francesco Menna, che nei giorni scorsi ha approvato il progetto di riqualificazione.
Insomma, l’obiettivo dei gestori è quello di rendere sempre più appetibile il mercato, venendo incontro anche alle esigenze dei 51 operatori agricoli e commerciali che hanno i loro posteggi nel mercato coperto di Santa Chiara. In quest’ottica lo scorso mese di settembre è stato aperto un birrificio al posto dell’ex mercato ittico che ha comportato un investimento di 150mila euro a carico del concessionario privato, riqualificando uno spazio inutilizzato da tempo per adibirlo a luogo di aggregazione per la degustazione di birre artigianali.
Prima di affidare la gestione della struttura a Confesercenti e Cia il Comune effettuò degli interventi di riqualificazione del mercato, per un importo complessivo di 175. 486 euro, finanziati in parte con un contributo della Camera di commercio e in parte con un mutuo della Cassa depositi e prestiti.
Anna Bontempo (Il Centro)