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Isola ecologica, manca il piano antincendio

Slitta l’apertura dell’isola ecologica annunciata per il mese di Novembre dall’amministrazione comunale. A sorpresa e proprio nel momento in cui l’infrastruttura sembrava vicina al traguardo, è emersa la necessità di reperire un professionista esterno che è stato incaricato, con un affidamento diretto,  della progettazione esecutiva, della direzione lavori, del coordinamento sicurezza e della attestazione di idoneità del sistema antincendio dell’isola ecologica con annesso centro del riuso di località San Leonardo all’Incoronata.

“In sede di collaudo da parte dei vigili del fuoco è emersa la necessità, in base alla nuova normativa,  di implementare l’impianto antincendio”, spiega il sindaco Francesco Menna,avremmo potuto aprire in ogni caso , ma abbiamo preferito procedere alla implementazione del sistema, tenuto conto che in quella struttura verranno trattati elevati quantitativi di rifiuti. Meglio aprire con qualche mese di ritardo, ma con tutte le garanzie di sicurezza. L’isola ecologica da noi realizzata è una delle più grandi della Regione, sicuramente la più grande della provincia di Chieti”, conclude il sindaco.

E pensare che sembrava tutto pronto per il taglio del nastro. Lo scorso mese di ottobre erano stati proprio il sindaco Menna e l’assessore all’ambiente, Paola Cianci ad annunciare che a novembre ci sarebbe stata  l’inaugurazione  dell’importante opera pubblica, una delle più attese in città, la cui entrata in funzione consentirà di raggiungere il sistema di “economia circolare” che va dal conferimento del rifiuto fino al riutilizzo dello stesso.

Dell’isola ecologica e del centro del riuso, entrambi realizzati in località San Leonardo, su terreni di proprietà comunale,  si parla da almeno dieci anni, ma è durante l’amministrazione del sindaco Menna che sono arrivati i fondi dalla Regione. Per la realizzazione delle due infrastrutture sono state indette ed esperite due distinte gare aggiudicate ad altrettante imprese. Gli interventi hanno subito parecchie battute di arresto, come si può evincere dal cartello che campeggia davanti al cantiere che indica come data per la riconsegna dei lavori il 23 novembre 2019.

L’obiettivo è quello di migliorare la gestione dei rifiuti da avviare allo smaltimento finale e contrastare e superare la cultura dello spreco delle risorse e dell’usa e getta, per restituire a nuova vita oggetti come mobili, arredi e vecchi elettrodomestici, che altrimenti andrebbero smaltiti o peggio abbandonati dando vita alle tante discariche abusive disseminate sul territorio, costituite nella maggior parte dei casi da rifiuti ingombranti.

Della gestione delle due strutture si occuperà la Pulchra, diventata totalmente privata dopo la vendita della quota pubblica detenuta dal Comune alla Sapi dell’imprenditore vastese, Giovanni Petroro.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

 

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