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Tornano le violenze sulle donne, Di Santo: “Ci vuole assistenza”

Con la nuova ondata del Covid ed il lockdown sono salite le richieste di aiuto e gli interventi dell’autorità giudiziaria. Ieri mattina a Vasto, S.S., 33 anni di Vasto, ha ricevuto la notifica di un ordine di allontanamento dalla propria compagna e per evitare che l’uomo possa tornare da lei, la magistratura ha ordinato l’apposizione del braccialetto elettronico sul braccio del 33enne.

Intanto in tribunale si è celebrata un’udienza davanti al gup a carico di un 60enne accusato da una vicina di casa non solo di violenza sessuale, ma anche di sequestro di persona e lesioni. L’accusato difeso dall’avvocato Fiorenzo Cieri, ha però a sua volta, denunciato la donna, assistita dall’avvocato Arnaldo Tascione, per calunnia.

Venerdì invece Cieri ha ottenuto, per due dei 3 episodi di violenza contestati al suo cliente, la non procedibilità. L’udienza è stata aggiornata a febbraio per valutare se scegliere il rito abbreviato o andare in dibattimento.

Da marzo ad oggi i presunti casi di violenza domestica alle donne sono raddoppiati. “Molte donne subiscono”, dice la professoressa Teresa Di Santo, responsabile dello sportello antiviolenza Emily “perchè non hanno un tetto dove andare, per paura e perchè non saprebbero come vivere. Ogni volta che apprendo nuove drammatiche vicende per chi come me combatte la violenza è una sconfitta. E’ come se avessero ucciso una persona a me cara. Le donne subiscono tutti i giorni ogni genere di prepotenze. Eppure esistono le leggi. Si fa prevenzione e ascolto. Allora perchè tante donne vengono picchiate e abusate? Qualcosa va fatto. Occorre intervenire a monte. Occorre assistere le famiglie e le coppie prima che accadano tragedie. Nel mio piccolo grazie ad un pool di qualificate professioniste continuiamo ad assistere tante donne . Noi ci siamo anche in questo periodo . Chi ha bisogno di aiuto può rivolgersi a S.A.V.E. sportello antiviolenza Emily al telefono 331 1566701. Nel più assoluto anonimato ,cercheremo una soluzione. Servirebbero sportelli di ascolto anche per gli uomini maltrattanti. Bisogna agire sul problema alla base”, conclude Teresa Di Santo.

Paola Calvano

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