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Reparti accorpati al San Pio, Menna: “L’Ospedale diventa Covid senza garanzie, finanziamenti e strumentazione”

Sarà oggi al San Pio di Vasto il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. Nel frattempo però è polemica sulla decisione del Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael di trasformare il San Pio. “Schael per aiutare Pescara, oltre ad accorpare diversi reparti toglie nuovamente la zona grigia al San Pio. Un provvedimento che per i pazienti era una garanzia“, tuona il sindaco di Vasto, Francesco Menna. Contro le decisioni del Direttore ci sono anche i consiglieri regionali del M5S Sara Marcozzi, Pietro Smargiassi e Francesco Taglieri che chiedono le sue dimissioni. A loro si aggiunge anche l’ex assessore alla sanità, Silvio Paolucci.

Preso infatti atto che l’ospedale di Pescara è al completo, Schael ha deciso di distribuire i pazienti Covid fra Vasto e Ortona, ma per farlo, come spiega Menna, “accorpa Chirurgia a Urologia e Ortopedia con la Terapia Intensiva che viene trasformata in Covid. Da giugno abbiamo già perso 20 posti letto – incalza Menna – e ora i reparti che hanno il più alto numero di interventi in Abruzzo vengono mortificati e fatto ancor più grave è che scompaiono le aree grigie facendo crescere così il rischio di contaminazione tra i lavoratori della sanità e i pazienti. Ma non solo – continua Menna – l’area medica, la lungodegenza e la geriatria vengono compresse con grave rischio di non poter fare più ricoveri per pazienti oncologici e gravi. Il San Pio diventa dunque Covid senza alcun tipo di finanziamento né tantomeno una strumentazione medica e garanzie per i lavoratori“, protesta Menna che ritiene assurda questa decisione.

A rincarare la dose anche l’ex assessore alla Sanità, Silvio Paolucci. “Schael ha deciso una trasformazione totale, una riconversione forzata senza alcun euro aggiuntivo e nel frattempo paralizza l’area chirurgica aumentando le liste di attesa e la mobilità passiva. Un fatto gravissimo. Così il personale sanitario non viene garantito”.

Dal canto loro gli esponenti del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi, Sara Marcozzi e Francesco Taglieri chiedono la rimozione di Thomas Schael che a detta loro “mostra tutta la sua miopia. La delibera 951 sulla riorganizzazione della rete Covid, firmata il 3 novembre, conferma come i vertici dell’Azienda ospedaliera stiano navigando a vista. Da adesso diventano ospedali con pazienti Covid anche strutture identificate precedentemente come Covid-free, quali Ortona e Vasto, mentre sono previsti trasferimenti di reparti a Chieti in cui sarebbero dovuti confluire tutti i pazienti positivi. Significa che, in mezzo alla seconda ondata di contagi, da una parte si caricano Ortona e Vasto di un compito per cui non hanno strumenti né tecnici né logistici adeguati, dall’altro si programmano variazioni complesse e invasive nell’unica struttura pensata come centro Covid. Il risultato sarà solamente altro caos in un momento in cui serve fermezza e competenza, col conseguente rischio che ogni presidio nella provincia teatina diventi un’area pericolosa per pazienti e professionisti, con la nascita potenziale di nuovi focolai”.

“Evidentemente – continuano e concludono Smargiassi, Marcozzi e Taglieri – i contagi della prima ondata non hanno insegnato niente al direttore Schael, che a nostro avviso dà un’altra prova di inadeguatezza”. Per tale motivazione invitano nuovamente l’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì (Lega) e il Presidente Marsilio (FdI) a rimuovere il Direttore Schael dall’incarico per “manifesta incapacità oltre che per gli sgarbi istituzionali”.

Paola Calvano

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