E’ Alessandra Notaro la candidata sindaco del Polo civico, un nuovo soggetto politico nato nei mesi scorsi in alternativa al centrosinistra che amministra la città. Le voci sempre più insistenti di una sua discesa in campo con la nuova formazione messa in piedi da Angelo Bucciarelli e Angelo Pollutri, due delusi del Pd, hanno preso corpo ieri mattina in coincidenza con le sue dimissioni da giudice di pace formalizzate al presidente del tribunale, Bruno Giangiacomo.
L’interessata non conferma, né smentisce, ma è evidente che si tratta del primo passo necessario per la candidatura di cui si parla dallo scorso mese di agosto e che l’ex giudice di pace non ha mai confermato. Figlia di Nicola, che è stato sindaco di Vasto tra il 1973 e il 1980, Alessandra Notaro ha deciso di lasciare la magistratura onoraria dopo 21 anni. Chi la conosce sa che la sua non deve essere stata una scelta facile.
Con la sua discesa in campo salgono a tre le donne in corsa per lo scranno più alto di Palazzo di città, anche se l’unica che finora ha ufficializzato la sua candidatura è Dina Carinci. La consigliera comunale del M5S ha lanciato venerdì scorso il suo progetto “chiAmaVasto”, alla presenza del sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Gianluca Castaldi, della deputata Carmela Grippa, del consigliere regionale Pietro Smargiassi e di alcuni attivisti storici del Movimento. In quella occasione ha ribadito il no all’alleanza con i partiti, aperto al civismo e annunciato un programma da costruire insieme ai cittadini.
Sta ancora temporeggiando, invece, l’avvocato Angela Pennetta. La presidente del Comitato civico “L’Arcobaleno” – che al suo attivo ha numerose iniziative – non ha ancora ufficializzato la sua candidatura, ma tutto lascia pensare che è solo questione di tempo.
Quella che si annuncia, in ogni caso, è una consultazione elettorale al femminile. Tante le fibrillazioni in città in vista delle elezioni comunali del 2021.
Mentre il centrosinistra si accinge a ridare il proprio sostegno al sindaco uscente Francesco Menna proiettato verso il secondo mandato amministrativo, anche se c’è una fronda interna al Pd che vorrebbe le primarie, il centrodestra non ha ancora riunito il tavolo della coalizione.
Finora ci sono stati solo incontri informali tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, circostanza che, oltre alla recente sconfitta nei comuni di Chieti ed Avezzano, sta alimentando diversi malumori all’interno dello schieramento che, dopo quindici anni di amministrazione targata Pd, vorrebbe riprendere le redini della città. Tutto comunque lascia presagire che a fare la differenza nella prossima consultazione elettorale saranno le liste civiche con cui tutti gli schieramenti dovranno giocoforza confrontarsi. Bisogna però capire se si tratta di vero civismo, oppure solo di liste “civetta”.
Anna Bontempo (Il Centro)
