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Così Punta Aderci riparte dopo il maxi incendio

E’ tornata nel suo habitat naturale Paula, la tartaruga del genere Caretta Caretta, salvata e curata dal Centro Studi Cetacei di Pescara, dopo essere rimasta imbrigliata in una rete a strascico. Riparte da questa immagine, sicuramente emblematica,  la riserva naturale di Punta Aderci che tenta di risorgere dopo il devastante incendio del 30 agosto scorso.

La liberazione  in mare della testuggine, salutata con un  “ciao” dai bambini presenti sulle imbarcazioni messe a disposizione dal circolo nautico, è arrivata alla fine di una mattinata dedicata ad un evento straordinario: lo spiaggiamento dei sette capodogli che il 12 settembre 2014 si arenarono sulla spiaggetta di Punta Penna. Quattro di loro riuscirono a riprendere il largo grazie alla generosa mobilitazione di tanti cittadini e volontari. Gli altri tre, meno fortunati, sono stati seppelliti in una località segreta.

“Eravamo qui sei anni fa per un evento assolutamente straordinario”, commenta il professor Vincenzo Olivieri, presidente  del Centro Studi Cetacei di Pescara, “è stato straordinario lo spiaggiamento dei sette capodogli in questa zona, e straordinari sono stati gli interventi messi in campo in quella occasione. Ci fu una capacità di coordinamento sinergico fra le istituzioni, gli enti, le associazioni, ma soprattutto i cittadini di questa Regione, che consentirono di riportare in mare quattro dei sette esemplari spiaggiati. Si tratta  dell’unica esperienza del genere in Europa con questi risultati. Anche i cetacei morti,  grazie all’organizzazione e soprattutto alla capacità del Comune,  sono stati portati sulla spiaggia per essere sottoposti a necroscopia. Il coinvolgimento  di altri enti,  come gli Istituti zooprofilattici e le  Università, ha consentito di prendere dei dati importantissimi per tutta la comunità scientifica sulla biologia di questi animali e sulle possibili cause di spiaggiamento”.

Prima della liberazione della tartaruga Paula il gruppo di partecipanti guidato da Alessia Felizzi della Cogecstre, la cooperativa di Penne che ha in gestione l’area protetta, è stato impegnato in una escursione nella Riserva segnata dal rogo del 30 agosto scorso.

Ci ritroviamo qui come ogni anno per ricordare l’evento del 12 settembre 2014”, rimarca l’assessore alle politiche ambientali, Paola Cianci,quest’anno c’è una cicatrice in più, quella  dell’incendio che c’è stato a Punta Aderci. E’ una ferita, ma grazie allo spirito di solidarietà dei cittadini, abbiamo trovato la forza di attivarci per la ripresa della Riserva. Il  ripristino degli habitat e delle piccole infrastrutture che sono state danneggiate sarà uno degli obiettivi prioritari per la rinascita  della riserva di Punta Aderci. Quest’anno il pensiero è andato a Fabrizia Arduini”, aggiunge l’assessore Cianci, “la presidente del Wwf Zona Frentana Costa Teatina scomparsa il 15 luglio scorso. La vogliamo ricordare quest’anno e la ricorderemo sempre con il suo bastone e la bandiera del Wwf”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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