Un vecchio fontanile a Punta Penna. L’incendio che il 30 agosto ha interessato la riserva naturale di Punta Aderci, ha riportato alla luce l’antico pozzo presente nella zona retrostante la spiaggetta, per decenni occultato dalla folta vegetazione.
“Il fontanile si presenta ancora intatto ed ha anche acqua dolce al suo interno”, fa sapere Alessandro Cianci, studioso ed appassionato di storia locale, “la muratura sembrerebbe risalire al ‘900, ma è probabile che la fonte già esistesse e che, in tempi più antichi, fosse utilizzata per abbeverare gli animali. Dai racconti degli abitanti del luogo, la fontana è stata in uso almeno fino agli anni 70/80. C’è chi ricorda l’abitudine di mettervi a rinfresco i cocomeri nelle giornate trascorse al mare o chi narra di aver visto dissetarsi una mucca. Più anticamente era probabilmente utilizzata come abbeveratoio per le greggi al pascolo, ma la vicenda meriterebbe di essere approfondita. A tal proposito si invitano tutti i cittadini a segnalare altre eventuali informazioni in merito alla storia di questo fontanile. È certo che sulla parte anteriore del pozzo è tornata alla luce anche una scritta in vernice rossa “pericolo” affiancata dall’immagine di un teschio, forse disegnata per scoraggiare l’uso della vasca da parte delle persone di passaggio”.
Secondo Cianci “il fontanile di Punta Penna non ha probabilmente particolare valore archeologico, se paragonato alla fortezza federiciana o alle altre testimonianze storiche presenti nella riserva di Punta Aderci, ma ha un grande importanza in termini di memoria delle nostre tradizioni”.
Da qui la proposta “di recuperare il vecchio pozzo che potrebbe essere utilizzato come ulteriore fonte dello stagno che dista pochi metri e che andrà ripristinato per la sua indubbia valenza naturalistica”.
Anna Bontempo (Il Centro)