Il Comune rescinde il contratto con la Ecogreen “per irregolarità” e affida per due mesi il servizio di raccolta dei rifiuti urbani alla Ecolan di cui si accinge ad acquistare le quote. Ma la ditta esclusa non ci sta e presenta un ricorso al Tar, mentre le minoranze accusano l’amministrazione comunale di “scarsa trasparenza”. Tiene banco a Monteodorisio la risoluzione del contratto con la Ecogreen.
“Abbiamo registrato irregolarità, soprattutto nella qualità del servizio”, spiega la sindaca Catia Di Fabio, “per queste motivazioni abbiamo deciso di tutelare gli interessi dei cittadini dando mandato agli uffici di procedere alla risoluzione del contratto. A febbraio, subito dopo l’ordinanza di chiusura del Centro di raccolta comunale, abbiamo organizzato un incontro pubblico per spiegare le motivazioni e i dubbi che avevamo sulla gestione e gli assenti sono stati proprio quelli che continuano a contestare scarsa trasparenza. Qualche giorno fa”, prosegue Di Fabio, “abbiamo ricevuto un ricorso al Tar da parte della Ecogreen per l’annullamento della ordinanza e non per la risoluzione del contratto. Dal primo aprile abbiamo affidato per due mesi alla Ecolan il servizio di igiene urbana e abbiamo dato indirizzo all’ufficio tecnico per l’acquisto delle quote della stessa società. In un periodo di emergenza senza precedenti, che vede l’amministrazione impegnata in prima linea, ci dispiace che qualcuno ci continui ad attaccare in maniera superficiale e senza cognizione di causa. L’opposizione è presente solo sui social e non in consiglio comunale, luogo di scelte per il bene della nostra comunità”, conclude la sindaca. Di tutt’altro avviso il circolo cittadino di Articolo uno.
“Saranno i giudici amministrativi a decidere sulla controversia e a stabilire le ragioni dell’una o dell’altra parte”, attacca Ernesto Sciascia, “ a noi spiace che una decisione così importante per la nostra comunità, come quella relativa all’acquisizione della partecipazione in Ecolan, sia stata tenuta nascosta nei cassetti del Comune, non rendendo partecipe la cittadinanza su un passaggio non solo operativo (raccolta rifiuti), ma anche e soprattutto a valenza strategica per il territorio di appartenenza”.
Anna Bontempo (Il Centro)
