Come previsto in queste ultime 48 ore la circolazione sull’Italia ha subito un vero e proprio stravolgimento. Le infinite correnti temperate oceaniche, hanno lasciato il posto a masse d’aria più fredda provenienti dai quadranti più settentrionali. Nei prossimi giorni dunque, il Maestrale si alternerà con con la Tramontana, tenendo così sotto assedio il nostro Paese. Gli effetti si avvertiranno non solo dal punto di vista termico, ma anche da quello meteorologico. Insomma, il brutto tempo sarà sempre dietro l’angolo pronto a riportare venti forti, rovesci e anche nevicate. Vediamo più nel dettaglio come proseguirà il resto della settimana.
La perturbazione nord-atlantica sopraggiunta lunedì, si sposterà rapidamente sulla fascia adriatica del Centro e su molte zone del Sud. Martedì 10 infatti, su queste regioni saranno presenti molte nubi accompagnate da rovesci sparsi e temporali. A farne le spese saranno in particolare il sud delle Marche, l’Abruzzo, Il Molise, la Puglia centro settentrionale e poi la Basilicata, la Campania, la Calabria e la Sicilia. Sotto l’incalzare di tese correnti di Tramontana e di Bora , il quadro meteorologico risulterà invece tranquillo al Nord, sull’area tirrenica centrale e la Sardegna. Sull‘Isola tuttavia, il forte vento provocherà alcune mareggiate sulle coste esposte.
Mercoledì 11 avremo una reiterata instabilità all’estremo Sud mentre altrove l’atmosfera si manterrà più quieta salvo i venti impetuosi che torneranno a ruotare sul lato occidentale sotto forma di Maestrale e di Libeccio. Questa nuova rotazione delle masse d’aria annuncerà l’arrivo di un nuovo e veloce fronte freddo che attraverserà le regioni settentrionali e alcuni settori di quelle centrali tra la sera, la notte successiva e la primissima mattina di giovedì 12.
Mercoledì sera intanto, avremo già le prime piogge e nevicate fino a bassa quota sui rilievi valdostani e piemontesi. Durante la nottata tutto si sposterà rapidamente verso sud-est con il rischio di nevicate a quote molto basse e fino in pianura su alcuni tratti dell‘Emilia Romagna e del Triveneto. Altri piovaschi arriveranno sulla Toscana e nelle Marche con neve sui rilievi appenninici a quote mediamente intorno ai 700-800 metri.
Ma il fronte freddo scapperà via molto velocemente già nel corso della mattinata di giovedì con il meteo che andrà rapidamente migliorando al Nord salvo qualche residuo fenomeno nevoso a bassa quota sull’area orientale del Veneto e del Friuli. Qualche piovasco potrà bagnare l’ovest della Sardegna e le estreme aree del basso Tirreno come la Campania, la Calabria e il nord-est della Sicilia.
Attenzione però alla serata quando una nuova minaccia si avvicinerà da ovest pronta ad annunciare un nuovo e serio guasto atteso per le successive 24 ore.
Arriviamo infatti alla giornata di venerdì 13, una data che già di per se potrebbe preoccupare i più superstiziosi. Ed infatti il brutto tempo avvolgerà praticamente tutto lo stivale lasciando qualche timido spiraglio di quiete atmosferica solo su alcuni angoli del versante adriatico. Per il resto sarà un vero festival delle piogge, dei temporali e della neve che potrebbe tornare a cadere fino in pianura sul Piemonte, sulla Lombardia e sul resto dell’area più settentrionale della Val Padana. Temporali colpiranno la fascia tirrenica sferzata per altro da intensi venti di Maestrale, Libeccio e Ponente capaci di riportare forti mareggiate sulla coste esposte. Caleranno inoltre le temperature massime specialmente laddove il maltempo colpirà con maggior veemenza.
Dopo tutte queste cattive notizie, classiche di un venerdì 13 horror sul fronte meteo, in nostro soccorso arriva il weekend. Un provvidenziale seppur contenuto aumento della pressione ci proietterà verso una fase via via più tranquilla soprattutto da domenica dove oltre ad un contesto atmosferico discreto assisteremo ad una decisa attenuazione del vento.
Salvatore De Rosa (Il Meteo)
