Potrebbe essere prorogata al 2024 la chiusura del Tribunale di Vasto. Anzi, la soppressione del presidio di legalità potrebbe essere annullata. Intanto Vasto potrà presto celebrare i processi in videoconferenza. L’incontro a Roma del presidente del Tribunale, Bruno Giangiacomo e del presidente del Consiglio dell’ordine forense, ha riportato ottimismo fra le toghe. Sospeso lo stato di agitazione in attesa del decreto Mille proroghe che a dicembre potrebbe portare persino alla riapertura di alcuni presidi attualmente chiusi.
L’incontro con il gruppo interparlamentare presieduto dall’onorevole Elisa Scutellà e la deputata vastese del M5S Carmela Grippa, ha riacceso le speranze degli operatori. “La delegazione abruzzese è stata ascoltata con interesse“, ha raccontato ieri l’avvocato Vittorio Melone nel corso della conferenza stampa alla quale erano presenti anche il sindaco di Vasto, Francesco Menna e la collega di San Salvo, Tiziana Magnacca.
“La proroga al 2024 appare un’ipotesi plausibile , anche perchè dal 1 ottobre 2021 entrerà in vigore la riforma che dispone il trasferimento di molte cause civili al giudice di pace . Il Tribunale diventerà organo di appello. Relazionarsi con un coordinamento che è a 80 chilometri di distanza è assurdo. La riforma fino ad oggi non ha fatto risparmiare nulla ed ha creato molte difficoltà logistiche. Non ha ottenuto gli effetti sperati. Per questo la speranza che possa essere rivista è fondata”, ha ribadito l’avvocato Melone.
Il presidente del Tribunale, Bruno Giangiacomo, durante l’audizione in Parlamento, ha puntato il suo intervento su due elementi: la produttività e la sopravvenienza. “A nostro favore”, ha spiegato Giangiacomo “ha giocato anche l’ispezione avuta a maggio. In una memoria di 170 pagine ho illustrato all’intergruppo parlamentare aspetti importanti e numeri che dimostrano la grande mole di lavoro svolta da Procura e Tribunale ,con punte buone di smaltimento. Eliminare un presidio che ha dovuto occuparsi di 7 omicidi in 8 anni e di grosse operazioni collegate alla criminalità organizzata e processi scaturiti dall’attività della Dda, è impensabile. A questo proposito , i processi che necessitavano di collegamenti in videoconferenza a Pescara ( Isola Felice), presto potranno tenersi a Vasto nell’aula magna grazie all’attivazione del collegamento video che è già a buon punto”.
A Roma contestualmente al progetto di salvezza del tribunale di Vasto sarà valutato anche l’eventuale accorpamento fra i tribunale di Vasto e Lanciano. Una ipotesi che non dispiace nè al sindaco di Vasto, Francesco Menna , nè a quello di Lanciano, Mario Pupillo.
Paola Calvano (Il Centro)