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Maestra sotto accusa, ci sono 400 ore di filmati

Urla e ingiurie ai bambini oltre a reiterati atti di violenza fisica e psicologica. Udienza preliminare oggi per la maestra di San Salvo accusata di maltrattamenti a scuola. L’accusata potrebbe non essere nell’ aula di giustizia per motivi di salute. Al contrario sono diversi i genitori dei piccoli alunni che frequentavano la classe in cui insegnava l’indagata, che intendono seguire da vicino oggi la vicenda.

Oggi l’insegnante è stata chiamata a comparire davanti al gup del tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale. Venti famiglie hanno di deciso di costituirsi parte civile. Alcune saranno rappresentate dallo studio legale degli avvocati Clementina De Virgiliis e Claudia D’Alò, altri dall’avvocato Antonello Cerella, altre ancora da un’associazione che si occupa di tutela ai minori.

Ad accusare l’insegnante sono dei filmati. Quelle immagini hanno convinto il sostituto procuratore Michele Pecoraro delle condotte vessatorie e violente della maestra nei confronti di un’intera classe.

L’accusata, sarà assistita dall’avvocato Alessandra Cappa. L’insegnante ha sempre negato di aver usato violenza con i piccoli. L’avvocato Cappa ha parlato di educazione rigida ma affatto violenta. Nella richiesta di rinvio a giudizio della Procura sono stati elencati atteggiamenti, quantomeno discutibili e in qualche caso gravi. L’accusa parla di «reiterati atti di violenza fisica e psicologica», nonché di maltrattamenti dei piccoli alunni di età compresa fra i due e i sei anni a lei affidati per ragioni di educazione.

I piccini sarebbero stati sottoposti «con frequenza quasi quotidiana», recita ancora l’accusa, «a continue sofferenze fisiche e umiliazioni morali, esigendo comportamenti inadeguati per la loro età, inveendo contro di loro mediante urla e ingiurie e mortificandoli in caso di qualsiasi manifesta difficoltà dei bambini nel rispettare le sue direttive, strattonandoli, percuotendoli con schiaffi sulla nuca o sul capo, instaurando durante le sue ore di presenza un clima di tensione e paura nei bambini vittime o spettatori delle azioni poste in essere».

Gli episodi più gravi si sarebbero verificati dall’ 8 al 29 gennaio del 2019. «Con l’aggravante», sostiene il pm, «di aver commesso i reati con abuso di autorità in danno di minori e all’interno di un istituto di istruzione».

A segnalare al dirigente scolastico i metodi pedagogici piuttosto bruschi della maestra furono alcune colleghe all’inizio dello scorso anno scolastico. Il dirigente avvisò immediatamente i carabinieri,e i militari avviarono dando l’indagine. Quello che accadeva a scuola è stato ripreso dalle telecamere in un filmato di oltre 400 ore.

Paola Calvano (Il Centro)

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