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Laudazi: “Città a secco, la Sasi va commissariata”

“Il documento votato dalla maggioranza insieme a Lega e Movimento 5 stelle? Inutile perché si limita a prendere atto della gravissima situazione idrica  nella nostra città, senza accertarne le cause e le responsabilità e, soprattutto, senza individuare con certezza i tempi di risoluzione del problema”. Arriva da Edmondo Laudazi della lista civica “Il Nuovo Faro” la censura per la mozione approvata dal consiglio comunale dopo l’audizione di Gianfranco Basterebbe, presidente della Sasi.

Per l’esponente del centrodestra, che insieme ai colleghi Vincenzo Suriani, Guido Giangiacomo, Francesco Prospero e Alessandro d’Elisa aveva chiesto la convocazione dell’assise civica proprio per discutere della grave situazione emergenziale, sono ben altri gli interventi da individuare, primo fra tutti il commissariamento della Sasi e dell’Isi che, secondo il consigliere di minoranza, devono essere amministratore di un unico soggetto.

Noi non ci stiamo”, attacca  Laudazi, “nel corso della discussione in aula abbiamo detto con chiarezza che una società pubblica, dove i sindaci soci non sono stati in grado di affrontare, pianificare e risolvere questo problema che, ancora una volta, mortifica e svilisce in particolare il Vastese, non merita di continuare ad operare in regime ordinario, dove troppe ed incontrollate sono le spinte campanilistiche e gli interessi di parte. Sasi ed Isi devono essere subito commissariate ed affidate ad un unico manico che sia in grado di riportare il patrimonio aziendale alla gestione delle risorse. Fatto questo passo preliminare e patrimonializzata la società , sarà opportuno ridistribuire la copiosa dotazione delle sorgenti del Verde, recuperando l’acqua delle sorgenti minori, cioè Sinello, Avello, Surienze, Taranta, Palena, etc, mandando più acqua dove ci sono le persone, soprattutto in estate. Sarà altresì opportuno intervenire con un copioso piano di investimenti straordinari ed urgenti – promossi anche in concerto con le banche o con finanziatori privati che potranno essere rimborsati con una quota della già esosa tariffa e riducendo gli sprechi di gestione – , che garantisca il raddoppio delle reti adduttrici entro la prossima estate.  Abbiamo anche detto che se Sasi aumenta le tariffe, senza garantire la risoluzione del problema idrico del Vastese , nei tempi precisati, nonostante qualsiasi diversa giustificazione, allora dovrà rispondere dei disagi e del disgusto di una popolazione che non ne può più. Ma non siamo stati compresi”.

Il problema vero – come ha sottolineato lo stesso Basterebbe durante la sua audizione – è rappresentato dalle reti colabrodo che disperdono il 70% dell’acqua immessa nelle tubature. Ma per risolvere questo problema occorrono risorse finanziarie al momento non disponibili.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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