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I sindaci: “Meno tasse per chi abita qui”

“Incentivi economici per il ripopolamento dei piccoli comuni? Ci vorrebbe una legislazione diversa, ma penso che la misura di contrasto più idonea sia la tassazione differenziata”. Giuseppe Rosario Masciulli, sindaco di Palmoli, centro montano di 922 residenti, commenta l’iniziativa della regione Molise che ha deciso di stanziare 700 euro al mese per chi sceglie di andare a vivere in uno dei tanti borghi con meno di 2mila abitanti. Insomma, incentivi economici come contrasto all’abbandono e alla desolazione.

Un fenomeno, quello dello spopolamento,  di cui si parla da almeno quarant’anni, senza che siano state messe in campo efficaci misure di contrasto, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti: paesi dove la popolazione è prevalentemente anziana e dove quei pochi giovani che ci sono vanno via. L’argomento sarà al centro di un convegno in programma oggi alle 17 nel Santuario della Madonna del Canneto, dove si sono dati appuntamento sindaci ed amministratori locali d’Abruzzo e Molise.  

“Gli incentivi economici potrebbero essere un inizio per spingere le persone a tornare in paese, ma la soluzione più idonea, a mio avviso, è la leva fiscale”, sostiene Masciulli, “chi abita in un comune come Palmoli, affronta costi maggiori rispetto ad una persona che risiede sulla costa. Per far frequentare le scuole a Vasto ai nostri ragazzi le famiglie sopportano spese per il trasporto che si aggirano intorno alle 150-200 euro, senza considerare le ore perse che potrebbero essere dedicate ad attività sociali e ricreative. Vivere in montagna”, riprende Masciulli, “comporta inoltre il 50% in più di costo per il riscaldamento. Anche costruire una casa comporta delle spese maggiorate del 30% per l’approvvigionamento dei materiali. Quello che lo Stato dovrebbe fare è applicare una tassazione differenziata e questo è il momento buono per adottare un simile provvedimento”.

Spopolamento e calo demografico vanno a braccetto: a Palmoli ogni anno la popolazione si assottiglia di una dozzina di unità. Il saldo è negativo perché le morti sono superiori alle nascite. 

A Gissi, centro montano del medio vastese con 2.675 abitanti, sono in vigore da alcuni anni bonus economici e sgravi fiscali per le giovani coppie che decidono di mantenere o trasferire la residenza nel piccolo comune. 

“Sono misure incentivanti”, racconta il sindaco Agostino Chieffo, “ma la popolazione continua a decrescere perché c’è un problema di natalità, per cui i decessi non vengono rimpiazzati dalle nascite. Il dato positivo è che il flusso verso la costa si è arrestato, ma è difficile stabilire se a porre un freno a questo fenomeno siano stati gli sgravi fiscali introdotti dall’amministrazione comunale. Sono comunque dell’avviso che tutte le iniziative finalizzate a contrastare lo spopolamento vadano incoraggiate”. 

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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