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Cbi, piano di riduzione costi per salvare 31 posti di lavoro

La crisi non risparmia le aziende della Val Sinello. Un caso emblematico è quello della Cbi di Gissi. Gli ordinativi mancano o non sono sufficienti e i costi di gestione sono elevati. E’ quanto ribadito a fine luglio nel corso dell’incontro che i rappresentanti dell’azienda che produce ventilatori industriali, hanno avuto con l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Mauro Febbo, Dario Melò, direttore generale della Cbi, Francesco Sormani, componente del consiglio di amministrazione Cbi, Luigi Sabatini, consulente aziendale e il sindaco di Gissi, Agostino Chieffo.

Nel sito produttivo di Gissi lavorano 31 operai. I rappresentanti della Cbi hanno illustrato la situazione, specificando che stanno valutando di mettere in campo azioni concrete per individuare strumenti alternativi tesi a ridurre i costi di gestione. Prima delle ferie estive è stato convocato un tavolo di crisi. Il gruppo che ha diverse aziende ha deciso di fare un restyling e ridisegna la mappa dei siti che continueranno a produrre. Il futuro è incerto per trentuno lavoratori con più di 50 anni di età che difficilmente potrebbero trovare lavoro altrove.

Paola Calvano (Il Centro)

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