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Vasto, oggi è il grande giorno del Toson d’Oro

Tutto pronto per la 33esima edizione del Toson d’Oro che vedrà Raimondo Todaro (presenza fissa del programma televisivo Ballando con le stelle) indossare i panni del principe Fabrizio Colonna.

Promossa e organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione Culturale Amici del Toson d’Oro di Vasto, la rievocazione storica settecentesca sarà presentata dalla giornalista Paola Cerella.

L’evento ricorda un avvenimento svoltosi a Vasto il 24 ottobre 1723 quando, per incarico dell’Imperatore Carlo VI d’Asburgo, il Marchese del Vasto Cesare Michelangelo d’Avalos elevò al rango di Cavaliere del Toson d’oro il Principe romano Fabrizio Colonna Duca di Paliano, apponendogli al collo il gran collare dell’ordine cavalleresco durante una solenne cerimonia avvenuta a Palazzo d’Avalos.

Alla manifestazione, che ogni anno richiama numerosi turisti, prenderanno parte duecentocinquanta (250) figuranti.

Il Marchese Cesare Michelangelo d’Avalos sarà invece impersonato da Gianluca Casciato presidente di Madrecultura, l’associazione nata nel 2017 per combattere ogni forma di degrado. Da alcuni anni scegliamo per questo ruolo il presidente di un’associazione meritoria, dopo Avis, e Vigili del Fuoco in congedo abbiamo scelto l’associazione Madrecultura.

Dalle ore 21 dunque un lungo corteo si snoderà da Palazzo d’Avalos, Corso De Parma, Via Marchesani, Corso Plebiscito, Via Torino, Corso Garibaldi, Via Vittorio Veneto, Largo Palmieri, Corso Italia, Piazza Rossetti, Piazza Diomede, Corso de Parma, fino a Piazza Pudente.

Insieme agli sbandieratori e musici della Città di Lucera, ci saranno gli sbandieratori “San Vito” di Avigliano, i Draghi del fuoco di Barletta, Rievocatori “Fantasie d’Epoca” di Napoli, e i giocolieri e mangiafuoco “Liu Bò” di Lucera.

Grande novità per l’edizione 2019 il concerto del Maestro Marco Valesse ed il Soprano Lili Stefanova Pignatelli alle ore 22:45 nella Chiesa di Santa Maria Maggiore in memoria di Cesare Michelangelo d’Avalos nel 290° anno dalla morte. L’appuntamento consentirà di poter ascoltare i sorprendenti suoni dell’organo, recentemente restaurato, di scuola napoletana, realizzato nel 1719 da Domenico Mangino.

Laura Rongoni

 

 

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