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Vasto a secco, scatta la protesta contro la Sasi

Estate all’asciutto. Scende in piazza la protesta contro la Sasi. Il 5 agosto tutti a Lanciano. In molti quartieri della città i rubinetti restano spesso a secco. Nonostante l’acquazzone di ieri continua la grande sete dei vastesi. E intanto rivoli d’acqua bagnano ogni giorno le strade. Le riserve del Vastese sono diminuite drasticamente. Ci sono quartieri che ricevono l’acqua solo poche ore al giorno. Il disservizio oltre ai disagi inizia ad arrecare danni alla salute di anziani e bambini e danni economici ai locali pubblici.

” Il problema è serissimo”, dichiara l’avvocato Angela Pennetta , presidente del comitato civico L’Arcobaleno. ” Il comitato l’Arcobaleno non resterà fermo a guardare. Lunedi 5 agosto alle 11 andremo a protestare negli uffici della Sasi a Lanciano. Chi vuole può unirsi a questa battaglia per un bene primario e costosissimo. Sarebbe opportuno conoscere i risultati del famoso cercaperdite della Sasi a causa del quale per tutto l’inverno ci è stata tolta spesso l’acqua. E dove sono finiti i finanziamenti annunciati dall’ex governatore D’Alfonso per potabilizzatori e altro? I cittadini che pagano hanno diritto di sapere. E se la Sasi non è più in grado di fornire acqua deve ammetterlo e rinunciare al pagamento delle bollette. Con le somme versate all’ente i privati pagheranno i necessari rifornimenti”, afferma la Pennetta.

Ormai la situazione è davvero critica. Quando va bene in centro l’acqua va via alle 13. La Sasi qualche settimana fa ha annunciato l’interruzione quotidiana del servizio dalle 17,30 alle 5 del mattino successivo. I vastesi sono convinti che le ore di erogazione siano inferiori. «I serbatoi non riescono a riempirsi», commentano allarmati alcuni ristoratori del centro storico Anche sull’amministrazione comunale, per il fatto di non aver mantenuto le promesse dello scorso anno, piovono critiche. L’opposizione incalza.

«Vasto è una città a sovranità idrica limitata», chiosano Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro, consiglieri comunali della Lega. «Per dieci anni l’ex sindaco Luciano Lapenna e per tre anni l’attuale primo cittadino, Francesco Menna, a ogni estate ripetono lo stesso mantra: stiamo lavorando. Ma la sete dei cittadini vastesi aumenta sempre di più”.

La crisi idrica in tutto il territorio sembra non avere soluzione. Tantissime le proteste da tutti i comuni del Vastese. ” Nessuno ci ascolta “, protestano gli utenti. “Una volta è colpa di chi c’era prima, una volta della mancanza di pioggia, una volta non si sa di chi. La verità è che le pezze alle condotte non bastano più. I sindaci del Vastese devono unirsi”, chiede la popolazione.” Devono pretendere investimenti immediati dallo Stato per porre rimedio ad un problema che non può più essere rinviato. Il Vastese è in Abruzzo e l’Abruzzo è in Italia.Siamo anche noi italiani”.

Paola Calvano (il centro)

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