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L’acqua si perde per strada e le case sono a secco

Dai rubinetti non esce acqua, in compenso in via Palermo colano da giorni rivoli sulla strada e l’ innaffiatoio dell’aiuola di piazza Verdi spruzza abbondante liquido sui fiorellini. Tantissimi i cittadini che si sono rivolti al comitato civico L’Arcobaleno chiedendo una class action in considerazione della grave e prolungata carenza idrica.

“Parlano di lavori alle condotte. Ma in via Palermo non abbiamo visto neppure un operaio”, hanno protestato ieri i residenti. “Il problema si trascina da 20 anni”, aggiungono le famiglie del centro storico . “Dopo le 12 i rubinetti nelle case restano all’asciutto. Negli ultimi giorni però non è stato possibile neppure fare provviste. Il contatore gira con l’aria. Chi rimborsa i cittadini?”, chiedono i vastesi.

Una decina i condomini che chiedono all’amministrazione comunale di farsi carico di rifornimenti idrici acquistati da privati o richiesti ai vigili del fuoco.

“L’acqua è un bene primario”, dice l’avvocato Pennetta. “Il comitato Arcobaleno sta raccogliendo adesioni. Nel frattempo valuteremo il da farsi”. Molte delle famiglie rimaste all’asciutto ricordano che durante l’inverno spesso è mancata l’acqua per  “esigenze di ristrutturazione della rete”.

“I nuovi guasti sono gli stessi dello scorso inverno , o di 3 anni fa? ” chiedono le famiglie. “Le riparazioni le paghiamo noi visto che la bolletta è sempre più cara”. I fatti raccontano una situazione disastrosa. Il sistema idrico registra una rottura ogni due giorni. Un indice elevatissimo di criticità.

L’opposizione di centrodestra attacca il sindaco Francesco Menna e l’ex sindaco Luciano Lapenna.Vasto è a secco. E dove sarebbe la novità?”, chiedono Alessandra Cappa, Davide D’Alessandro, Alessandro d’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani.

“Dopo dieci anni di Lapenna e tre di Menna aumentano i buchi, di bilancio e sulle strade, mentre la rete idrica è diventata un colabrodo disperdendo acqua a volontà. Eppure, la vera novità è un’altra. Il sindaco ha scoperto che la Sasi non funziona, che Vasto sarebbe stata lasciata sola, che molti cittadini minacciano di non pagare le bollette. Sapete chi guida da anni la Sasi? Gianfranco Basterebbe, eletto dai sindaci del Pd, Menna in testa. Invece di lamentarsi , perché Menna non ne chiede le dimissioni immediate? Vasto è a secco per colpa anche di chi amministra e tenta di orientare altrove le responsabilità”.

Paola Calvano (Il Centro)

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