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Festino di droga e abusi: in quattro a giudizio

Sono stati rinviati tutti a giudizio davanti al collegio del tribunale di Pescara per violenza sessuale e abusi, con l’aggravante di aver usato sostanze stupefacenti, 4 giovani vastesi accusati di avere abusato 5 anni fa di una ragazzina di 17 anni. Il processo si terrà ad ottobre. C.C., 25 anni; F.B., 24 anni; G.B., 23, e M.B., 23, tutti di Vasto, nell’ottobre 2014 insieme a un quinto ragazzo ancora minorenne, avrebbero offerto hascisc e cocaina a una ragazzina di origine nord africana all’epoca non ancora maggiorenne.

La ragazza, sarebbe stata poi portata in un appartamento di Pescara, gettata a terra e costretta ad avere ripetuti rapporti con tutti gli indagati. A difendere gli accusati sono gli avvocati Raffaele Giacomucci, Fiorenzo Cieri, Antonello e Giovanni Cerella. A chiedere il rinvio a giudizio per gli indagati è stato il pm Rosangela Di Stefano.

Stando a quanto accertato dagli investigatori , il 7 ottobre 2014 i 4 giovani e un minore, avrebbero partecipato ad un festino sfociato in atti di violenza sessuale sulla minorenne. La ragazza sarebbe stata portata in un appartamento, e una volta dentro, afferrata per i capelli e buttata a terra. Dopo averle offerto sostanze stupefacenti e alcoliche il gruppo di giovani l’avrebbe costretta contemporaneamente ad avere ripetuti rapporti con i presenti.

Fondamentali saranno in giudizio le dichiarazioni di un’amica della vittima, a cui la ragazzina raccontò tutto. E’ stata lei a convincere la minorenne a denunciare il quartetto di giovani vastesi. La versione dei difensori è completamente diversa ma l’accusa ha fornito ieri al gup elementi probatori che hanno spinto il giudice a chiedere il giudizio per tutti. Secondo il gup del capoluogo adriatico le accuse sarebbero fondate e per uno degli imputati, M.B. ci sarebbe anche l’aggravante della recidiva.

La ragazza ha sempre sostenuto di non aver mai immaginato che le potesse accadere qualcosa di così traumatico. I giovani vastesi quando tornarono a Vasto erano convinti che la vittima non avrebbe mai avuto il coraggio di denunciarli. Ci ha pensato l’amica. La vittima si costituirà parte civile .Ora il quartetto rischia di una severa condanna. Il reato di violenza sessuale su minori è punita con una pena che va da cinque a dieci anni.

Paola Calvano (Il Centro)

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