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La Ricoclaun a Savona e a Genova per promuovere la clownterapia

Un fine settimana veramente intenso e impegnativo quello vissuto dalla Ricoclaun. 10 ore di viaggio per arrivare al Monastero Induista di Savona e portare, in quella che è considerata una piccola India, luogo di grande pace ,benessere e spiritualità immerso nei boschi liguri, momenti di colore e allegria ma anche di intense emozioni, per ringraziare della donazione effettuata all’inizio dell’anno dall’Unione Induista alla Ricoclaun. http://www.ricoclaun.it/tags/induismo/ http://www.ricoclaun.it/2019/01/lunione-induista-italiana-sostiene-la-clownterapia-ricoclaun-una-storia-di-amicizia-che-premia-il-volontariato/

Insieme al vicepresidente Induista i clown Ricoclaun sono poi andati alla casa di riposo “Fondazione Pio Lascito Nino Baglietto” di Cogoleto (Ge), per festeggiare la donazione dell’Unione Induista Italiano verso la struttura.

L’ente religioso, con i fondi dell’8 X 1000, ha deciso di finanziare un progetto di ammodernamento della struttura, per la tutela e la crescita del benessere degli anziani che vi risiedono. La manifestazione che si è tenuta sabato 25 maggio 2019 dalle 15 alle 18, ha avuto la presenza della Presidenza della Fondazione Antonella Pollino, del Vicesindaco di Cogoleto, il Vice Presidente dell’Unione Induista Svamini Hamsananda Ghiri e l’associazione di volontariato Ricoclaun di Vasto. I clown hanno colorato il pomeriggio meravigliando gli anziani con danze, canzoni vintage anche in dialetto ligure, gags, magie e giochi con le bolle di sapone, giochi con i palloni e tanta simpatia. La grande esperienza Ricoclaun nella clownterapia con gli anziani, ha consentito subito di entrare nella giusta sintonia con gli anziani presenti, che all’inizio sembravano timidi e riservati e che poi hanno partecipato attivamente alle attività proposte, ringraziando di cuore del clima di allegria e divertimento proposto a cui loro non erano abituati. Contemporaneamente a Vasto i clown Ricoclaun hanno portato sorrisi alla casa di riposo di Sant’Onofrio.

La ‘clownterapia’ che nasce per i bambini diventa una difficile sfida se rivolta agli anziani, specie se con demenza senile. Gli anziani spesso sono diffidenti, impauriti, disorientati persino meno disposti alla risata. Non bisogna improvvisare ma, come sanno bene i clown Ricoclaun, bisogna saper progettare l’intervento clown affinché tutti si sentano coinvolti e confortati, valorizzando le risorse di ognuno. E’ orami dimostrato scientificamente che la terapia del sorriso è da considerarsi una terapia non farmacologica in grado di alleviare alcuni sintomi e aiutare il paziente a recuperare dei punti di riferimento, sentirsi ‘vivo’, ‘attivo’. Un sorriso aiuta il paziente ma anche chi lo assiste. Spesso il caregiver è altamente stressato, altre volte vive con frustrazione il senso di impossibilità a comunicare con il parente che si sente ormai perso. Un sorriso stimola, attraverso dei meccanismi biologici, l’emotività, la capacità di socializzare e aiuta a rilassarsi.

Chissà che non si realizzino proprio in Liguria nuovi progetti Ricoclaun proprio per promuovere la clownterapia con gli anziani.

 

 

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