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Truffa delle mail con i nomi dei professionisti

Viaggia su internet la nuova truffa delle email. Violando l’account di posta elettronica, abili e misteriosi truffatori riescono, usando un dominio diverso, ad entrare nella nostra posta elettronica e utilizzando il finto indirizzo di politici, professionisti, avvocati e imprenditori lanciano una richiesta d’aiuto o sollecitano un contatto. “Molto urgente ! Ho bisogno d’aiuto. Rispondimi subito”. E’ questa la formula utilizzata dai truffatori. Guai ad aprire il link. Subito dopo partono i ricatti.

I truffatori, per essere più convincenti usano il nome di persone stimate. L’ex sindaco di Torino di Sangro, Silvana Priori ha scoperto ieri che il suo nome veniva utilizzato per finte richieste d’aiuto. Non appena alcuni amici l’hanno avvisata la professionista ha deciso di denunciare immediatamente il fatto. Qualche giorno prima era accaduta la stessa cosa all’avvocato Clementina De Virgiliis. Il legale senza perdere tempo si è subito rivolta ai carabinieri. Ed è quello che la polizia postale invita a fare per evitare raggiri e ricatti.

“La polizia postale farà le indagini del caso”, dice la penalista. “So che nel Vastese è stato usato anche il nome di altri colleghi per mietere vittime. La prima cosa da fare è raggiungere subito la caserma più vicina e sporgere denuncia”, suggerisce il legale.

C’è anche chi riceve una email in cui l’ignaro utente viene avvisato di essere stato “scoperto” a visitare siti porno. “Non apritela”, dice la polizia postale. Nelle ultime settimane la polizia postale ha riscontrato una massiccia attività di spamming a scopo estorsivo. Il tentativo di estorsione pare sia opera di un gruppo internazionale di criminali che sta inviando email in cui viene comunicato agli utenti che il loro account di posta elettronica è stato hackerato. Ovviamente si tratta di false segnalazioni, inviate per incuriosire o spaventare gli utenti e spingerli a pagare somme di denaro.

La polizia postale invita quindi a non pagare alcun riscatto: pagarlo significherebbe ricevere altre minacce e altre richieste di denaro; Va poi cambiata la password della propria email, scegliendone una più complessa e diversa da quella utilizzata per accedere ad altri vostri profili sul web (ad esempio facebook); E’ meglio abilitate meccanismi di autenticazione: all’inserimento della password se autentica si può chiedere l’immissione di un codice di sicurezza che appare sul telefono cellulare; In generale, mai lasciare i dispositivi incustoditi e non cliccare mai su link o allegati di posta elettronica che ci appaiono ” strani” senza prima avere contattato il mittente.

Paola Calvano (Il Centro)

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