Sradicate e buttate a terra. Sono state trovate così le piantine di fave seminate e coltivate dai bambini della scuola primaria “Mattei”, con l’ausilio delle maestre e dei genitori. Avevano raggiunto il mezzo metro di altezza ed erano l’orgoglio degli alunni. Uno spettacolo desolante quello che gli studenti e il personale docente si sono trovati davanti agli occhi. Qualche insegnante ha cercato di rimettere le piantine nel terreno, nel tentativo estremo di salvarle, ma sarà molto difficile che si riprendano. Il raid vandalico ha vanificato il lavoro dei ragazzi che con tanta cura e dedizione avevano seminato e annaffiato le fave, oltre a scatenare la dura reazione delle famiglie. Qualcuno ha postato la foto delle piantine divelte sui social, scatenando una ridda di commenti di disapprovazione.
“Sarebbe bello che eventuali testimoni, genitori, ragazzi o chiunque possa sapere qualcosa informi le autorità”, è l’appello lanciato da una mamma, “è l’unico modo per evitare l’ennesima denuncia contro ignoti”.
Non è la prima volta che succede una cosa del genere. “L’anno scorso i bambini avevano trasformato degli pneumatici in vasi, sperimentando con successo l’arte del riciclo”, ricorda l’assessore alle politiche giovanili e alla pubblica istruzione, Carla Zinni, “un bel lavoro che qualcuno ha distrutto in poco tempo. Sono molto delusa e amareggiata. Come amministrazione comunale abbiamo instaurato un’ottima collaborazione con le scuole, organizzando eventi ed iniziative per sensibilizzare i ragazzi e per educarli al rispetto dell’ambiente, delle persone e del patrimonio pubblico. Peccato che, a fronte di tanto impegno, ci sia qualcuno che incurante del lavoro fatto dagli studenti, ha voluto distruggere tutto. Sono gesti che preoccupano”, aggiunge Carla Zinni, “preoccupano perché ci si chiede come è possibile che si arrivi a tanto”.
Anna Bontempo (Il Centro)