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Il complesso architettonico Genova Rulli lasciato dal 2006 nel degrado, nella incuria,  nell’abbandono

Nel gennaio 2006 l’allora Sindaco Pietrocola stipulò un accordo con la Curia vescovile di Chieti acquisendo per 60 anni in comodato di uso il complesso monumentale del Genova Rulli di Via Anelli, in pieno centro storico.

Un complesso architettonico dalle molte funzioni : (religiose, per la esistenza della Chiesa di Santa Filomena, naturalistiche, per un giardino botanico molto famoso nell’800 creato da un vastese illustre tal Francesco Romani, per una residenza davvero monumentale ma ormai degradata e fatiscente da dove – pensate bene-  sono scomparse persino le pavimentazioni decorate della manifattura di Vietri ).

Degrado, abbandono, incuria restano in evidenza agli occhi di chi vorrebbe visitarla e non può. Quindi un comodato di uso a condizione che il Comune di Vasto investisse nel risanamento di questo bene storico architettonico religioso perché venisse restituito ai cittadini e ai visitatori. Sono trascorsi intanto 13 anni dalla stipula del contratto.

Nel frattempo abbiamo avuto una doppia amministrazione Lapenna (dieci anni). Lapenna non conosceva la esistenza di questo contratto con la Curia di Chieti? Dubitiamo di questa nostra ipotesi, poiché ci pare strano che un abile e tattico politico come lui, che da tempi memorabili ha frequentato sagrestie  e uomini di chiesa fosse all’oscuro del contratto del 2006.

E quindi siccome siamo certissimi che conosceva la questione avendola il sottoscritto evidenziata negli anni della sua sindacatura, non possiamo che addossargli la responsabilità per non agito. Ma quello che ci rende tristi è la totale indifferenza del Sindaco verso questo complesso architettonico, la sua indifferenza per la testimonianza storico culturale di questa imponente opera e l’uso che potrebbe derivarne da un processo di risanamento e di rimessa in opera aprendolo al pubblico. Ricostruire un Orto Botanico per esempio; utilizzarlo come uno spazio teatrale aperto, uno spazio musicale, una utilizzazione della residenza ristrutturata per stringere relazioni con delegazioni di altri paesi per scambi ed esperienze nuove.  Insomma ricreare nuovi interessi culturali per dotare la città di nuovi spazi pubblici.

Spero che il sindaco non conosca la situazione reale del bene di cui scriviamo, non avendo sottomano il contratto di comodato d’uso: il quale dice espressamente che al Comune spettano interventi di risanamento e manutenzione, pena la decadenza del contratto stesso, e lo informiamo che la stipula del contratto porta la data del 31 gennaio 2006, e che se entro il 2021, scaduti i 15 anni, nessun intervento verrà fatto, la Curia rientrerà in possesso del bene.

Nel caso davvero che ignorasse questa stipula ebbene può rivolgersi alla segreteria generale del comune richiedendo il contratto di comodato d’uso tra il seminario arcivescovile di Chieti- Vasto. E il comune di Vasto. N. 7651 di repertorio 31 gennaio 2006 .

Menna Ivo ambientalista storico Lista “la Nuova Terra”

 

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