“Non una festa, ma una giornata di riflessione”. L’assessore alle politiche sociali, con delega alle pari opportunità, Lina Marchesani invita a considerare l’8 marzo come un momento per ricordare i passi fatti e tracciare la strada ancora da percorrere.
“Oggi (ieri per chi legge, ndc) festeggiamo la donna, le sue lotte, le conquiste sociali e politiche, e soprattutto la sua umanità, la sua dolcezza, i suoi silenzi”, osserva l’assessore Marchesani, “questa festa deve essere una opportunità per ricordarsi dei passi fatti e della strada ancora da percorrere. Occorre un impegno forte e concreto contro le discriminazioni e le violenze. E’ necessario creare una società di pace per ragionare sul ruolo della donna e dell’uomo. Le donne rappresentano il volto, il cuore del Paese. Il mio particolare affetto và a tutte loro”.
Tanti gli appuntamenti organizzati in città in occasione dell’8 marzo, celebrato con momenti di incontri, dibattiti e spettacoli. Come quello andato in scena ieri pomeriggio al Teatro Rossetti, su iniziativa della sezione vastese del Club alpino italiano che, in occasione della giornata internazionale della donna, ha proposto la rappresentazione teatrale “Maja, un piccolo grande racconto”, che è riuscito a delineare, in modo leggero ma intenso, la condizione della donna in Abruzzo nel ‘900 e fino agli inizi del secondo dopoguerra.
Ottima l’interpretazione della protagonista, l’attrice Francesca Camilla D’Amico, formatasi presso la scuola comunale di creazione teatrale “Gennaro Di Nella” diretta dal piccolo teatro del Me-Ti di Paglieta”.
Il giorno prima, la sala convegni dell’Agenzia per la promozione culturale di via Michetti, ha ospitato l’incontro dal titolo “Io donna, figlia, madre e nonna”, interamente dedicato all’universo femminile, con Rita D’Amico, psicologa e ricercatrice del Cnr e la scrittrice, Patrizia Angelozzi.
Anna Bontempo (Il Centro)
