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Guido Giangiacomo: “Io tra i più assidui in aula”

“Il conteggio delle presenze in consiglio comunale si basa su un articolo del regolamento iniquo che deve essere modificato perché penalizza chi, pur partecipando alle riunioni, non vota la metà dei punti inseriti all’ordine del giorno”.

Guido Giangiacomo, capogruppo di Forza Italia, non ci sta a passare per uno che diserta le sedute e contesta il meccanismo che sta alla base della rilevazione. Nel corso del 2018 l’esponente del centrodestra ha partecipato a 11 consigli comunali sui 17 convocati dal presidente Mauro Del Piano, ma è stato uno dei più assidui in Commissione totalizzando ben 26 presenze , tre in meno rispetto al collega Davide D’Alessandro che è stato il più presente in assoluto partecipando a 29 riunioni.

“Il conteggio delle presenze acquisibile dal Comune si basa su un articolo del regolamento comunale, evidentemente iniquo, che prevede il consigliere presente alla seduta solo se vota la metà dei punti dell’ordine del giorno”, evidenzia Giangiacomo, “in qualità di esponente dell’opposizione sono intervenuto su ogni punto in discussione, spesso oltre il limite dei 20 minuti, al punto  che quasi sempre mi è stata tolta la parola dal presidente, e in molte occasioni, non ho partecipato al voto solo come forma di protesta per le modalità di svolgimento, risultando così assente. A ciò devo aggiungere che infinite volte ho chiesto, unitamente ad altri colleghi che come me esercitano la libera professione, di tenere le sedute del consiglio nel pomeriggio o il sabato, come pure fanno molti comuni, ma tale richiesta che consentirebbe anche ad un libero professionista che vive del suo lavoro e non di politica di partecipare alla discussione della maggior parte dei punti, è sempre stata disattesa dai presidenti del consiglio che si sono succeduti nel corso degli anni e che evidentemente preferiscono avere la presenza dei dipendenti pubblici o privati che possono giustificare la loro assenza potendo usufruire di permessi che nel pomeriggio non avrebbero”.

Il capogruppo forzista annuncia quindi la presentazione di modifiche al regolamento comunale “al fine di riportare più correttamente il dato delle presenze premiando gli interventi e non il mero voto passivo, oltre che introdurre un criterio che imponga di tenere i consigli comunali alternativamente la mattina e il pomeriggio per consentire la equa partecipazione di tutte le categorie lavorative”.

Pur essendo stato uno dei meno presenti in consiglio, in virtù del meccanismo che contesta, Giangiacomo è stato uno dei più assidui nella partecipazione alle Commissioni, insieme a D’Alessandro (29), Vincenzo Suriani (27), Alessandro D’Elisa (26) e Edmondo Laudazi (25) dell’opposizione consiliare. I consiglieri della maggioranza che non hanno brillato per la loro partecipazione  sono Simone Lembo (4), Giovanna Paolino (5), Vincenzo Sputore (6) e Marco Marchesani (8).

Anna Bontempo (Il Centro)

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