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Il Comune ha debiti con fornitori, il caso in aula

La parte del leone la fanno Enel Sole e il Consorzio Matrix che gestiscono, rispettivamente, l’impianto di pubblica illuminazione, strutture educative per minori e l’asilo nido di località Incoronata. Ma nella lista ci sono anche una serie di fornitori del Comune che dal 2017 aspettano di essere pagati. Sono in tutto 180 per un totale di 4 milioni e 200mila euro. Ma dovranno aspettare ancora visto che la delibera di giunta, approvata a ridosso delle elezioni regionali per chiedere una anticipazione di liquidità alla Cassa depositi e prestiti per  permettere il pagamento di debiti scaduti al 31/12/2018, scontando un tasso di interesse molto basso, da sola non è sufficiente. Si tratta infatti di un provvedimento che deve essere preso dal consiglio comunale. Il punto è all’ordine del giorno dell’assemblea civica che il presidente Mauro Del Piano ha convocato per mercoledì 27 febbraio alle ore 9, ma destinato a slittare a giovedì 28 febbraio alla stessa ora. Le minoranze annunciano battaglia.

“Di tutto questo chiederemo conto alla maggioranza già durante la riunione della Commissione bilancio convocata per domani alle 18.30”,  anticipa Guido Giangiacomo (Forza Italia), “chiederemo anche se il Comune ha rispettato l’ordine cronologico di pagamento”.

Non è meno agguerrito Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia-An) che ha portato l’argomento anche in Commissione di Vigilanza, dopo aver denunciato nei giorni scorsi la mancata consegna dell’elenco dei fornitori che non è stato allegato alla delibera.

“Il Comune ha approvato il provvedimento in giunta il 7 febbraio e lo ha pubblicizzato il 9 febbraio, cioè il giorno prima delle elezioni regionali”, commenta il consigliere comunale di minoranza, “salvo poi rendersi conto che la competenza è del consiglio comunale”.

Era stato il sindaco Francesco Menna ad annunciare che il Comune avrebbe chiesto una anticipazione di liquidità alla Cassa depositi e prestiti, per permettere il pagamento di debiti scaduti al 31/12/2018, scontando un tasso di interesse a dir poco irrisorio, ben al di sotto dell’1% annuo.

“Una iniezione di liquidità che consentirà di pagare ditte e fornitori”, aveva precisato il primo cittadino, annunciando anche che i mandati di pagamento sarebbero stati emessi dopo quindici giorni. Ora la palla passa al consiglio comunale. Dell’anticipazione di cassa, pari a 4 milioni e 200mila euro, beneficeranno ditte e fornitori, tra cui Enel Sole (la società che ha in gestione l’impianto di pubblica illuminazione cittadino) e alcune cooperative che hanno in affidamento servizi importanti. E’ il caso del Consorzio Matrix e di altre coop satelliti, che gestiscono strutture educative per minori e l’asilo nido dell’Incoronata. Tra i fornitori c’è anche lo Studio K che si occupa dei sistemi informatici comunali.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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