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L’Arap manda via il direttore, ora Scurti farà causa

Viene licenziato con la motivazione che è intenzione dell’Azienda sopprimere il suo posto al fine di ottenere una riduzione dei costi, ma dopo pochi mesi l’ente approva un bando ad evidenza pubblica per l’assunzione di una figura dirigenziale che dovrebbe svolgere gli stessi compiti del dipendente destituito dall’incarico.

Destinatario del licenziamento è Elio Scurti, 61 anni, dirigente tecnico di Arap servizi, l’Azienda regionale per le attività produttive nata dalle ceneri degli ex Consorzi Industriali, i quali annoverano tra i compiti istituzionali anche la gestione degli impianti di depurazione, tra cui quelli di Punta Penna (in fase di raddoppio) e di contrada Padula a Montenero di Bisaccia di cui Scurti si è occupato dal 1992 , anno in cui venne assunto.

Dovendo l’Azienda dare un periodo di preavviso di 12 mesi il contratto del dirigente, che nel frattempo continua a lavorare ma senza svolgere mansioni operative, scadrà il 26 luglio 2019. Inutile dire che il licenziamento di Scurti, tecnico molto stimato per la sua competenza e serietà professionale, verrà impugnato davanti al giudice del lavoro a cui presto si rivolgerà il suo legale, l’avvocato Fabio Giangiacomo.

Sono profondamente deluso e amareggiato”, commenta il dirigente che negli anni passati non ha esitato a denunciare la presenza di emissioni irritanti nella zona industriale di Punta Penna, fenomeno che periodicamente costringeva gli addetti all’impianto di depurazione dell’ex Coniv a lavorare con mascherina e occhiali per non incorrere in fastidiosi disturbi, quali secchezza e bruciore agli occhi.

Il preavviso di licenziamento, recapitato all’interessato e alla Commissione Provinciale di conciliazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, risale allo scorso mese di luglio.

Nella lettera firmata dall’amministratore unico di Arap Servizi, Giuseppe Cellucci, veniva comunicata l’intenzione di procedere al licenziamento “per giustificato motivo oggettivo” e di voler sopprimere la posizione di dirigente tecnico al fine di ottenere una rilevante riduzione dei costi della struttura.

Nella stessa nota si faceva presente che “allo stato attuale non vi è la possibilità di adibire il predetto lavoratore a mansioni diverse” e che le mansioni svolte da Scurti erano già state ridistribuite tra il personale attualmente assunto con inquadramento inferiore.

Fatto sta che dopo cinque mesi, con una determina del 19 dicembre 2018, l’Arap approva un bando ad evidenza pubblica per l’assunzione di un dirigente tecnico per la gestione degli impianti di depurazione e trattamento acque. In pratica la nuova figura professionale dovrà occuparsi degli stessi compiti che per 26 anni ha svolto Scurti, licenziato proprio perché era intenzione dell’ente sopprimere il posto per ridurre i costi della struttura.

Anna Bontempo (Il Centro)

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