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Il Tar ha deciso: da rifare il concorso per il Rossetti

Il Comune di Vasto ha sessanta giorni di tempo per avviare una nuova procedura per la nomina del direttore artistico del Polo Culturale, incarico ricoperto dal maestro Raffaele Bellafronte. A stabilirlo è il Tar di Pescara che, pronunciandosi sul ricorso presentato da Mihai Ungureanu, ex direttore della Filarmonica Oltenia di Craiova, ha accolto l’istanza cautelare, sospendendo l’efficacia degli atti impugnati e rinviando la trattazione nel merito all’udienza pubblica del 6 dicembre 2019.

Tradotto in parole semplici significa che il Comune deve, nel termine perentorio di due mesi, indire un nuovo bando e nominare una nuova Commissione che proceda a valutare i partecipanti. Insomma, si deve ricominciare tutto daccapo attesa l’inefficacia della nomina a direttore artistico del compositore vastese Bellafronte, vincitore della selezione indetta dal Comune.

Secondo i giudici amministrativi Alberto Tramaglini (Presidente), Renata Imma Ianigro e Masimiliano Balloriani (consiglieri), sono quindi fondate le censure mosse dal ricorrente tramite gli avvocati Arnaldo Tascione e Davide Pellegrino, inerenti l’omessa predisposizione dei criteri di valutazione alla prima seduta di insediamento della Commissione e sussiste “il pregiudizio grave ed irreparabile”.

Una doccia fredda per l’amministrazione comunale che si era costituita con l’avvocato Nicolino Zaccaria per difendere l’operato dell’ente e la regolarità della procedura.   

Ai giudici amministrativi il concertista romeno  aveva chiesto l’annullamento, previa sospensiva, di tutti gli atti relativi alla selezione pubblica per l’incarico di direttore artistico dell’istituendo Polo Culturale della città, struttura nata dalle ceneri del Teatro Rossetti e della scuola civica musicale, diretti entrambi per circa un decennio dal maestro Bellafronte, che nel procedimento era rappresentato e difeso dagli avvocati Salvatore De Simone e Giuseppe Gileno. A quell’avviso pubblico Ungureanu ha partecipato insieme a Leonardo Quadrini, docente al Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli e pianista accompagnatore del celebre soprano Katia Ricciarelli, ma è stato escluso dal colloquio finale perché la Commissione nominata dalla segretaria generale Angela Erspamer, gli ha attribuito un punteggio insufficiente (10/70) che non gli ha consentito di accedere alla prova finale della selezione vinta da Bellafronte. Quest’ultimo ha avuto la meglio su Quadrini al quale la Commissione tecnica presieduta da Roberto Della Vecchia ha attribuito un punteggio totale di 73,25 a fronte degli 87 punti assegnati a Bellafronte.

Circostanza che ha scatenata polemiche e proteste non solo da parte degli esclusi e di Ivo Menna, presidente dell’associazione “Il Cineocchio”. Di procedura “opaca” hanno parlato senza mezzi termini anche  i consiglieri comunali di minoranza.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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