I comitati di cittadini contro le trivelle hanno respinto l’invito del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa (M5S), a un confronto sul tema, dopo l’ok del Ministero dello Sviluppo economico a tre permessi di ricerca di idrocarburi nel Mar Ionio. “Abbiamo molto apprezzato il Suo invito per discutere della questione delle “trivelle” in Italia e, nonostante i pochi giorni a disposizione, eravamo pronti al confronto su problemi che seguiamo ogni giorno da diversi anni”, hanno scritto in una lettera aperta al ministro Costa il Coordinamento nazionale No Triv, Ambiente e Salute nel Piceno, Stazione Ornitologica Abruzzese onlus, Trivelle Zero Molise, Trivelle Zero Marche, Mediterraneo No Triv, Coordinamento No Triv Taranto, Italia Nostra Salerno, Nuovo Senso Civico Onlus, Rete Autonoma Sibaritide e Pollino per l’Autotutela.
Ma dopo la diffusione della notizia dei tre permessi di esplorazione, le associazioni “hanno concordato di non partecipare, per ora, a questo confronto, anche per dare la possibilità di una verifica preliminare anche con il MISE e con le relative strutture tecniche dei due ministeri, su una serie di questioni non secondarie. Un chiarimento – come quello, ad esempio, sulle revisioni delle VIA già rilasciate, sull’ineluttabilità, a nostro avviso infondata, della conclusione di alcuni procedimenti e anche sui provvedimenti annunciati in queste ore (diniego di istanze; emendamento nel DL semplificazioni) – che sgombrerebbe intanto il campo da equivoci che non aiuterebbero un confronto in questo momento”.