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Porta a spasso il cane, attaccato dai cinghiali

Viene caricato da un cinghiale di un quintale e mezzo e si riesce a salvare infilandosi velocemente in macchina. Deve ringraziare la sua prontezza di riflessi Marco Cannarsa, comandante delle guardie ecologiche volontarie (Geav), che ieri mattina mentre passeggiava lungo il vialone della zona industriale di Punta Penna ha avuto un incontro ravvicinato con un branco di ungulati affamati e particolarmente aggressivi.

“Mi trovavo insieme alla mia cagnetta Luna nei pressi del casotto di legno posto vicino alle scalette che portano alla spiaggetta”, racconta Cannarsa ancora scosso per l’accaduto, “stavo passeggiando quando ho visto un branco di cinghiali: uno era enorme mentre gli altri quattro erano di media taglia. Quello più grande mi ha caricato. Quando ho visto che si stava avvicinando ho urlato e mi sono infilato velocemente in macchina insieme al mio cane. Per fortuna è andata bene, ma non posso fare a meno di pensare a cosa sarebbe potuto succedere. Quella è una zona molto frequentata perché c’è una riserva naturale”, riprende il comandante Geav, “e se al posto mio ci fossero stati dei bambini o delle persone anziane? Quello dei cinghiali è un problema serio che andrebbe affrontato e gestito una volta per tutte: chi di dovere intervenga”, conclude il volontario.

L’appello di Cannarsa và ad aggiungersi ai tanti lanciati in questi mesi da automobilisti e cittadini. Gli avvistamenti sono all’ordine del giorno. Gli ungulati, numerosi ed affamati, si spingono sempre più di frequente vicino alle abitazioni. Nelle scorse settimane alcuni cinghialotti sono stati avvistati in via Santa Lucia, zona residenziale cittadina, mentre mangiavano indisturbati del cibo per gatti. Insomma, siamo in piena emergenza. Ne è convinta l’associazione Terre di Punta Aderci di Vasto che per chiedere interventi di controllo della popolazione di ungulati ha promosso una petizione. Ad oggi sono state raccolte più di 2mila firme grazie anche alla collaborazione delle amministrazioni comunali di Vasto, Pollutri, Casalbordino e Torino di Sangro, i cui cittadini chiedono a gran  voce una urgente e tempestiva azione da parte delle autorità nella gestione dei cinghiali.

Si tratta di un tema molto sentito, ma mai realmente affrontato. L’associazione Terre di Punta Aderci, ricostituita lo scorso maggio, ha deciso di sposare la causa facendosi portavoce dei timori e del malcontento della popolazione, sempre più preoccupata per la massiccia e incontrollata presenza di ungulati sul territorio.

Anna Bontempo (Il Centro)

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